Attenzione che il virus non si attenua, anzi: La scienza ha nuove prove che la variante sudafricana del Covid-19 riesce più facilmente a legarsi alla cellula umana e questo lo rende più infettivo.
Lo scrive il Guardian, sulla base delle dichiarazioni dell’epidemiologo Abdool Karim, che ha guidato lo sforzo sudafricano contro l’HIV.
In una discussione dal vivo organizzata dalla SABC (South African Broadcasting Corporation) è stata presentata la ricerca sulla variante che è stata battezzata 501Y.V2 ed è stata realizzata da un team di scienziati, alcuni dei quali hanno partecipato all’identificazione della variante lo scorso anno.
Non c’è al momento alcuna prova di un’accresciuta mortalità della variante. Karim, inoltre, ha detto che i vaccini attualmente sviluppati per il Covid-19 potrebbero andar bene anche per la variante sudafricana. “I vaccini che vediamo con Pfizer e Moderna con un’efficacia del 95 per cento sono tra i più efficaci vaccini che abbiamo per qualsiasi malattia”, ha detto lo scienziato.
Lo scienziato ha inoltre chiesto di non usare più termini geografici come “variante sudafricana” o “variante inglese”, come faceva il presidente uscente Usa Donald Trump parlando di “virus cinese”.
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