L'epidemiologo Lopalco contro gli stadi aperti: "I raduni di massa sono sconsigliati in piena pandemia"
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L'epidemiologo Lopalco contro gli stadi aperti: "I raduni di massa sono sconsigliati in piena pandemia"

Lo studioso ha commentato il 'no' del Cts per un aumento della capienza degli stadi. "Vedere quello che sta succedendo in Francia, Spagna, Regno Unito è di per sé un campanello d'allarme

Pier Luigi Lopalco
Pier Luigi Lopalco
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26 Settembre 2020 - 15.46


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“Comprensibile e giusta la prudenza su un’ulteriore apertura degli stadi da parte del Comitato tecnico scientifico. I cosidetti raduni di massa che mettono insieme decine di migliaia di persone, purtroppo, in corso di pandemia sono le ultime attività da riaprire”. E’ il commento, dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco al ‘no’ del Cts per un aumento della capienza degli stadi.

La situazione, però, “va monitorata, e non è escluso che si possa rivedere la posizione per le aperture non a piena capienza”. Da escludere, però, le gradinate piene.

“Davvero difficile che si potrà rivedere uno stadio pieno quest’inverno”, dice Lopalco che sottolinea la necessità di continuare a mantenere alta la guardia contro il virus.

“Vedere quello che sta succedendo nei Paesi vicino a noi come Francia, Spagna, Regno Unito è di per sé un campanello d’allarme. Noi oggi, in Italia, stiamo godendo di una posizione più favorevole. E tutto questo è legato al maggior rigore che abbiamo avuto negli ultimi mesi rispetto agli altri Paesi europei. E’ un vantaggio da non sprecare”, conclude.

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