Lo studio: la carica virale del Covid è diventata così bassa che non riesce più a contagiare
Top

Lo studio: la carica virale del Covid è diventata così bassa che non riesce più a contagiare

Il professor Giuseppe Remuzzi dell'Istituto Mario Negri: "Molti positivi in realtà non sono contagiosi e non si contagiano nemmeno le cellule"

Giuseppe Remuzzi direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri
Giuseppe Remuzzi direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri
Preroll

globalist Modifica articolo

19 Giugno 2020 - 08.25


ATF

Guaria alta ma molte meno paure: lL’emergenza Coronavirus in Italia continua, ma da uno studio condotto dall’Istituto Mario Negri, diretto dal professor Giuseppe Remuzzi, emerge che la carica virale del Covid -arebbe diventata così bassa, da non riuscire più a contagiare non solo le persone ma addirittura le stesse cellule.

“Bisogna spiegare cosa sta succedendo alla gente, che giustamente si spaventa quando sente quei dati del numero dei positivi, specie in Lombardia”.
“Abbiamo condotto – spiega Remuzzi – uno studio su 133 ricercatori del Mario Negri e 298 dipendenti della Brembo. In tutto, quaranta casi di tamponi positivi. Ma la positività di questi tamponi emergeva solo con cicli di amplificazione molto alti, tra 34 e 38 cicli, che corrispondono a meno di diecimila copie di Rna virale. Significa che sono casi di positività con una carica virale molto bassa, non contagiosa. Li chiamiamo contagi, ma sono persone positive al tampone. Commentare quei dati che vengono forniti ogni giorno è inutile, perché si tratta di positività che non hanno ricadute nella vita reale. Questo significa che il numero dei nuovi casi può riguardare persone che hanno nel tampone così poco Rna da non riuscire neppure a infettare le cellule. A contatto con l’Rna dei veri positivi, quelli di marzo e inizio aprile, le cellule invece morivano in poche ore”.

Native

Articoli correlati