“Per gli scenari che immaginiamo, in autunno, una patologia come il Sars-cov-2, che è trasmessa da droplet, si può maggiormente diffondere e si può confondere con altre sintomatologie di tipo respiratorio” e “la famosa ipotesi della seconda ondata è collegata a questo, che, dal punto di vista tecnico scientifico è un dato obiettivo”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in audizione in Commissione Bilancio. “In autunno, si diffondono le infezioni respiratorie, meno ore di sole e attività all’aperto e più la circolazione aumenta”.
Brusaferro ha sottolineato che serve cautela, nonostante i dati stiano migliorando in tutto il paese: “Il virus è ancora presente e i comportamenti dei singoli sono le misure più efficaci per ridurne la circolazione. Questo è importante perché il numero di persone entrate a contatto con il virus è limitato, anche se varia da regione a regione. Le molte persone non entrate in contatto, e dunque suscettibili al virus, sono un serbatoio per la sua diffusione”.
Riguardo agli spostamenti interregionali e tra stati europei, che dovrebbe ripartire dal 3 giugno, il presidente dell’Iss ha detto che “ci avviamo a una sfida sarà ancora più importante perché sarà liberalizzata la mobilita tra regioni e anche quella internazionale”. Di fondamentale importanza sarà la qualità del tracciamento: “Questo richiederà una capacità ancora più attenta di monitorare e rispondere a focolai”.
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