Dobbiamo tanto ai nostri operatori sanitari e oltre a chiamarli eroi dalla mattina alla sera sarebbe bene che ci ricordassimo di loro quando questo incubo finirà, pretendendo sempre dai nostri governanti che vengano trattati con la considerazione e il rispetto che meritano i lavoratori più indispensabili di tutti.
Forse siamo debitori ai nostri operatori sanitari anche dell’unico dato certo che circola attualmente sulle conseguenze dell’epidemia di Covid 19.
Il dato è questo: si sono ammalati circa 10.000 operatori sanitari e tra di essi si registrano 69 vittime. È un dato molto più attendibile di altri dati sulla popolazione italiana perché gli operatori sanitari, tranne alcune malaugurate eccezioni fortunatamente sempre più rare, vengono puntualmente sottoposti a tamponi perché operano in prima linea a stretto contatto con il virus.
Se proviamo a generalizzare questo dato, ricaviamo una percentuale di decessi pari allo 0,7 per cento. E se, sempre generalizzando, applicassimo questo dato all’intera popolazione italiana, otterremo un risultato di circa 40.000 decessi sul nostro territorio. Sempre in base a questo ragionamento rozzo, che non ha nessun presupposto scientifico, saremmo più o meno a metà strada. È un dato atroce, ma forse inferiore a ciò che tutti, in silenzio, paventiamo.
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