Spazio: il Giappone ritenta l'assalto all'asteroide
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Spazio: il Giappone ritenta l'assalto all'asteroide

Nel 2020 la navicella Hayabusa 2 dovrebbe fare ritorno sulla Terra campioni di 1999 JU3, una palla scura di roccia antichissima grande neanche un chilometro.

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3 Dicembre 2014 - 15.47


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di Stefano Parisini

Sayonara Hayabusa seconda. Quello con la sonda scientifica Hayabusa 2 dell’agenzia spaziale giapponese, lanciata oggi, è un arrivederci e non un addio. Emulando ma facendo meglio dell’omonima sonda che l’ha preceduta, nel 2020 la navicella dovrebbe infatti fare ritorno sulla Terra con un preziosissimo carico, frutto della scorribanda più ardita verso un asteroide mai tentata.

Grazie ai suoi propulsori ionici, nel 2018 il vascello scientifico raggiungerà l’asteroide 1999 JU3, una palla scura di roccia antichissima grande neanche un chilometro, attorno a cui veleggerà per un anno e mezzo, scaricandovi sopra di tutto: 3 minuscoli rover da mezzo chilo, un piccolo lander dalla breve vita, stimata attorno alle 12 ore, e perfino una bomba da far esplodere.

La sonda si avvicinerà poi alla superficie per raccogliere dei campioni di asteroide con un braccio robotico che spara piccoli proiettili, cercando di raccogliere materiale in profondità. Materiale che sarà quindi custodito in una capsula di rientro da recapitare all’indirizzo di partenza nel 2020 e che ci svelerà qualcosa in più sull’origine del nostro sistema solare.

In attesa di vedere compiersi questa straordinaria avventura non resta che augurare: buona fortuna Hayabusa seconda.

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