Fecondazione eterologa, Lorenzin: nessun catalogo e si dovrà aspettare
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Fecondazione eterologa, Lorenzin: nessun catalogo e si dovrà aspettare

Il ministro spiega che ci sono ancora molte questioni organizzative e di tutela della salute da chiarire

Fecondazione eterologa, Lorenzin: nessun catalogo e si dovrà aspettare
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7 Luglio 2014 - 22.17


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Il via libera non verrà dato nell’immediato, nonostante la Corte Costituzionale abbia dichiarato illegittimo il divieto italiano delle tecniche di fecondazione con gameti esterni alla coppia. A dichiararlo è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin la quale precisa che «per partire con la fecondazione eterologa bisogna aspettare le linee guida e alcuni passaggi in Parlamento. I Centri devono aspettare».

Il ministro spiega che «ci sono ancora molte questioni organizzative e di tutela della salute da chiarire. La legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita era pensata per la fecondazione omologa, dunque con cellule della coppia. Questa è una nuova attività». Si procederà con la convocazione di un gruppo di lavoro che si riunirà domani alla presenza di circa venti esperti «per affrontare una serie di problemi e garantire qualità e sicurezza ai cittadini. Le loro osservazioni mi serviranno a valutare le possibili e eventuali misure anche normative. Ho stabilito – precisa la Lorenzin – per questa fase istruttoria la scadenza del 28 luglio. Tempi rapidi».

I genitori non potranno, invece, scegliere il o i donatori. «Niente cataloghi con le caratteristiche estetiche di chi da i gameti – aggiunge -. Chiederemo solo garanzie di tipo sanitario e sarà previsto un consenso informato dettagliato e rigoroso. Un’altra questione aperta. Il limite d’età della donna che si sottopone all’eterologa. A mio parere dovrebbe essere uguale a quella prevista per l’omologa (circa 52 anni)». Via libera anche alla doppia eterologa «con accorgimenti particolari».

Per quanto riguarda invece la questione legata ai rimborsi: «la legge parla chiaro – chiosa la Lorenzin – La donazione di gameti in Italia è libera, volontaria e totalmente gratuita come in Francia. Niente indennità forfettarie come in Gran Bretagna e in Spagna. Solo lo stesso rimborso spese riconosciuto ai donatori di midollo che è equiparato a quello di sangue».

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