Era il maggio del 1971, esattamente il 19 e il 28 quando l’Unione Sovietica lanciò le sonde Mars 2 e Mars 3 destinate all’esplorazione di Marte. Due veicoli spaziali che, in modi differenti, hanno segnato la storia delle missioni verso il Pianeta rosso. Sia Mars 2 che Mars 3 infatti erano progettate per rilasciare sul pianeta dei lander dotati di strumentazione scientifica.
Quello di Mars 2, sganciato il 27 novembre, non è riuscito ad atterrare sano e salvo per problemi ai retrorazzi che ne avrebbero dovuto rallentare la discesa, ma ha la magra consolazione di essere stato il primo oggetto creato dall’uomo a raggiungere la superficie di Marte.
Meglio è andata qualche giorno dopo al lander di Mars 3, che è riuscito a posarsi su Marte e a trasmettere dati, seppure per una ventina di secondi e ad ottenere così il primo atterraggio morbido di un veicolo spaziale su Marte. Quello che rimane ancora avvolto nel mistero è il destino di ProP-M, il piccolo veicolo semovente filoguidato, vero e proprio antenato dei rover che oggi scorazzano su Marte, che sarebbe dovuto scendere dal lander tramite un braccio meccanico ed esplorare la zona circostante. Purtroppo la perdita di segnale non ha mai permesso di capire se lo sbarco sia effettivamente avvenuto.