Aspettare, tranquillamente, che i fascisti siano qui?
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Aspettare, tranquillamente, che i fascisti siano qui?

Dobbiamo resistere perché, infatti, se ci aggrappiamo un po' alla nostra vita, non ci sono troppe persone a cui rivolgersi 

Aspettare, tranquillamente, che i fascisti siano qui?
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Beatrice Sarzi Amade Modifica articolo

9 Dicembre 2025 - 22.34


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Dobbiamo resistere perché, infatti, se ci aggrappiamo un po’ alla nostra vita, non ci sono troppe persone a cui rivolgersi 

Non avevo seguito la notizia del viaggio del Mio Presidente Macron, in Cina, ma per apprendere che, delle due grandi richieste, se ce ne fosse stata una richiesta, formulate dalla Francia, Xi Jinping aveva imposto la fine del non ricevimento, ovvero un riequilibrio del commercio e un’intervista a Putin per cercare di deviarlo fuori rotta, come se, questo avesse qualche possibilità di funzionare. Insomma, ci era andato per niente, anche se ricevuto in pompa magna. 

Ma quello che mi ha colpita, è stata l’accoglienza che ha ricevuto durante lo scambio con gli studenti a Chengdu, e l’improvvisato bagno di folla che si è offerto, perché in Cina non si improvvisa mai nulla, vista la “democrazia popolare”, lo sprint che ha fatto per stringere la mano, e le centinaia di giovani che apparentemente aveva aspettato per ore per salutarlo. 

Devo dire che sono rimasta sorpresa. 

Ho visto il segno che in Cina non tutto è così uniforme, nonostante la mancanza di cyber sorveglianza, e che la Francia, lo stesso Macron, rappresentasse lì qualcosa di diverso rispetto alla loro vita sotto dittatura, e che, quindi, era nei giovani studenteschi cinesi, visibilmente smistati sulla serranda, e nonostante tutte quelle tapparelle con cui la chiudiamo e sistemiamo, beh, qualcosa di diverso dal desiderio di confondersi con la massa senza mai alzare la testa. 

Come se, sì, la Francia, nella persona del suo presidente, per quanto strano, forse, come può sembrare a noi qui, rappresentasse questo. 

Da qui lo sprint, sorprendentemente, ai barbuti, di tutte le agenzie di sicurezza cinesi che circondano Macron.

(l’Italia, Meloni è in grado di farci “ridere” attraverso puzzette non centenute, in parlamento)

Parlo di questo piccolo episodio perché il mondo si stringe, o continua a stringersi intorno alle democrazie, che suppongo ci designano come democrazie, ma sì, finché riusciamo a agonizzare il nostro potere senza paura per la sicurezza delle nostre famiglie, siamo in democrazia. 

E il documento degli uffici di Trump sull’Unione Europea pubblicato in questi giorni è uno dei fondamenti di questa situazione. 

L’idea è che l’Europa si sia persa, e si sia allontanata dai suoi valori “tradizionali”.

 Il documento si oppone, in Europa, al “mainstream”, ai veri “patrioti”, e questi patrioti sono tutti partiti di estrema destra, identici. 

Se facciamo attenzione, ci rendiamo conto che, infatti, questo documento, come l’”accordo di pace” proposto all’Ucraina, non è stato scritto in inglese, o, se lo fosse, appartiene ad un’altra internazionale, che, ovvero, di nazionalismi identici tra cui la lancia ahimè, che espressione, è Putin. 

Perché le sue tesi sono esattamente quelle di Putin e quelle che fungono da base ideologica per la guerra contro l’Ucraina, che non è una guerra contro l’Ucraina proprio per questo motivo, ovvero, a parte tutte le ragioni legate al nazionalismo russo, che quindi nega qualsiasi forma lo scopo della crociata lanciata da Putin, sì, è ben presentata come una crociata, come una guerra sacra,  è riconquistare i “valori tradizionali”.

Stavo per scrivere “Dall’occidente”, ma no, ed è tutto lì. 

Questi valori tradizionali non sono quelli dell’”Occidente”, Dio sa quanti occidentali hanno massacrato i non occidentali in nome di questi “valori”; 

e non sono quelli di una particolare religione, anche se la corrotta Chiesa ortodossa russa come sappiamo, gioca tutti spilli immaginabili per sostenere gli assassini dell’esercito russo,  questi non sono i valori del cristianesimo, perché la Russia di Putin si è alleata, molto ufficialmente, con i talebani, e favorisce la dittatura islamica, nella stessa Russia, di Kadyrov. 

Si tratta, più fondamentalmente, di lavorare per istituire una nuova società, in realtà, la più antica del mondo, sin dal Neolitico, un’oligarchia definita dal potere economico e da quella delle armi, una società che, in fin dei conti, rifiuta di ricorrere alla sofferenza universale e, più in generale, qualsiasi riferimento alla Dichiarazione dei diritti umani e alla Carta delle Nazioni Unite. 

Una società globale che esisterebbe solo attraverso un affare e un rapporto di forza grezza. (ritornano le puzzette meloniane)

La stella, quindi, viene da tre lati contemporaneamente, per non parlare di quattro:  gli USA di Trump, che sono gli USA di Putin, non mi stanco di ricordarlo, Trump non esiste, ci sono gruppi di pressione dietro di lui, c’è D. J. Vance, e altri, Putin stesso, la Cina di Xi e, va detto, le nostre aziende, che vivono, parlerò qui solo della Francia perché sento che, al momento in cui ci troviamo, questa è la situazione più critica, un rovesciamento totale (del resto l’onestà è di pochi): 

da una parte, un rompere, in linea di principio, a sinistra, con gran parte di questa sinistra che gioca, molto deliberatamente, caos e sostegno a Putin, contro gli USA, suprema ironia oggi che la Russia ha annesso gli USA senza fare casino,  dall’altra, una marea fascistoide, guidata dal RN, a cui la recente di Sarkozy il rally è un segno molto chiaro.  

Ma guardate, ad esempio, i dati di vendita dei saggi politici in Francia: i primi cinque o sei titoli sono libri di estrema destra o di estrema destra.( cosa che accade anche in Italia ignoranti decadenti che sostenete Putin senza aver un margine storico)

In sintesi, vorrei tanto sbagliarmi, ma ho la sensazione che tra il ‘27, la Francia cesserà di essere vista nel mondo come una voce indipendente, e Dio sa, continuo a ricordare, che, questa catastrofe, la politica attuale delle nostre élite, tutti i partiti, è lungi dall’essere estraneo.

Nel frattempo cosa rimane? 

Trump riprende il vocabolario della presunta ingratitudine di Zelensky, che, secondo lui, non si sarebbe preoccupato di leggere l’accordo propostogli, ma, questa volta, le proposte, salvo errore, non sono ancora state rese pubbliche, un accordo che, però, è “adatto al Presidente Putin”. 

Di queste proposte, gli esperti ucraini che seguo concordano con Zelensky, che, spesso, non gli piace molto, nel dire che hanno un punto impossibile:  quello di cedere territori non ancora conquistati. 

Questo è semplicemente inimmaginabile, perché, nonostante l’immensa stanchezza della guerra, nonostante il disastro economico, la rovina demografica che devasta e divora l’intera Ucraina, il potere politico che firmerebbe tale rinuncia, firmerebbe il caos sociale e la fine di un’Ucraina indipendente, perché la società ucraina non è pronta ad accettare tali dimissioni, ed è per questo che Putin insiste su questa richiesta, perché, ovviamente, vuole la completa scomparsa dell’Ucraina, se non per le armi, almeno per una grande crisi morale e politica.

Infatti, i commenti dei canali ucraini che seguo, il piano attuale è, lo stesso che ha provocato l’indignazione che sappiamo:  smilitarizzazione dell’Ucraina, condizione richiesta da febbraio 2022,  rinuncia alla NATO, stessa cosa, con questa ulteriore circostanza che, comunque, nessuno vuole l’Ucraina nella NATO, e che questa è la ragione della guerra: se l’Ucraina fosse entrata nella NATO, Putin non si sarebbe mosso,  e l’accordo russo per l’eventuale adesione di un’Ucraina neutrale allo spazio commerciale dell’UE,  l’UE che, di per sé, non avrebbe più alcun potere politico, e sarebbe solo uno spazio commerciale, per non dire una vacca da latte per tutte le potenze mondiali, mi riferisco alle aziende americane e alle aziende cinesi, o forse è già così?!

Chi, allora, può resistere? 

Posso ricambiare questa domanda, e allora? cosa fare? 

Arrendersi? 

Ma rinunciare a cosa? 

Quali mobili salvare e quali sacrificare? 

Aspettare, tranquillamente, che i fascisti siano qui? 

Dobbiamo resistere perché, infatti, se ci aggrappiamo un po’ alla nostra vita, non ci sono troppe persone a cui rivolgersi, e per quest’altra ragione, che ripeto anche:  anche la Russia sta sanguinando, per ora. Finché Trump non revochi, da solo, senza “Alleati”, le sanzioni che gli ostacolano.

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