La nipote di Giacomo Matteotti denuncia: "Il governo Meloni non lo sta ricordando, perché sono fascisti"
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La nipote di Giacomo Matteotti denuncia: "Il governo Meloni non lo sta ricordando, perché sono fascisti"

Laura Matteotti, nipote del socialista ucciso dai fascisti di Mussolini: «Giacomo Matteotti fa ancora paura, perché era uno tosto, uno che ha denunciato i brogli delle elezioni del 1924. E quindi l'hanno fatto fuori».  

La nipote di Giacomo Matteotti denuncia: "Il governo Meloni non lo sta ricordando, perché sono fascisti"
Laura Matteotti
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13 Maggio 2024 - 10.45


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Intervistata da La Repubblica, Laura Matteotti, nipote del deputato socialista ucciso dalle squadracce fasciste di Mussolini nel 1924, denuncia l’indifferenza del governo Meloni nei confronti della figura del nonno. 

«Giacomo Matteotti fa ancora paura, perché era uno tosto, uno che ha denunciato i brogli delle elezioni del 1924. E quindi l’hanno fatto fuori».  

Il governo Meloni lo sta ricordando? «Assolutamente no» risponde. Perché? «Perché sono fascisti». «Il suo impegno per i poveri, l’intransigenza contro il fascismo, è quello che amo dei suoi valori. Era stato come dimenticato. C’è bisogno che una figura così venga fuori, per capire cos’è stato il Ventennio».

Poi ricorda che il padre non le parlò di lui e di aver saputo del nonno solo in terza media. «Agli esami di terza media mi chiesero di parlare di mio nonno. «Mio nonno chi?» ho risposto. Sono tornata a casa sconvolta, trovai i miei genitori a pranzo, e domandai: «Scusatemi, ma chi era Giacomo Matteotti?».  

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«Al funerale di mio padre, nel 2000, a Fratta Polesine. Ho dormito nella stanza che era stata di Giacomo e Velia. C’era tantissima gente, tutti mi baciavano, mi abbracciavano, i vecchi tiravano dal portafoglio i santini di mio nonno. Erano proprio stravolti nel vedermi lì. A un certo punto ho incontrato Stefano Caretti».

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