Autonomia, Sereni (Pd): "La sanità pubblica sarà spazzata via in molte regioni, fare di tutto per fermarli"
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Autonomia, Sereni (Pd): "La sanità pubblica sarà spazzata via in molte regioni, fare di tutto per fermarli"

Autonomia, Sereni (Pd): "Una legge pericolosa per l'Italia e per i cittadini, soprattutto i più fragili e bisognosi di cure. Ecco perché ci stiamo mobilitando e faremo ogni sforzo per impedirne l'approvazione".

Autonomia, Sereni (Pd): "La sanità pubblica sarà spazzata via in molte regioni, fare di tutto per fermarli"
Marina Sereni
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15 Febbraio 2024 - 14.47


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Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella Segreteria nazionale del Pd, è tornata a criticare l’Autonomia differenziata voluta dal governo Meloni e in particolare dalla Lega di Roberto Calderoli. Una visione di Paese che, tra le tante cose, penalizzerà pesantemente la sanità pubblica.

«Dal Ministro Calderoli continuano a non arrivare risposte in merito alle ricadute che la sua riforma avrebbe sulla sanità e sul diritto alla salute dei cittadini. Come ha ampiamente dimostrato qualche giorno fa lo Svimez, le diseguaglianze territoriali in materia di tutela della salute sono già troppo grandi con un flusso di risorse e di pazienti che dal Sud vanno a cercare risposte in altre regioni del Nord».

«Di fronte a questo quadro richiamare i Lea non è sufficiente, è piuttosto necessario rivedere i criteri di allocazione delle risorse nazionali e semmai rafforzare tutti gli strumenti di governance nazionali che, come il PNRR e i Fondi di Coesione, possono colmare i divari tra aree forti e aree deboli del Paese».

«Con l’autonomia differenziata invece non solo si legittimano le diseguaglianze esistenti ma si spezza l’idea stessa di Servizio Sanitario Nazionale universalistico, producendo una vera e propria desertificazione sanitaria di intere regioni. L’autonomia differenziata non è solo una bandiera propagandistica per la Lega ma una legge pericolosa per l’Italia e per i cittadini, soprattutto i più fragili e bisognosi di cure. Ecco perché ci stiamo mobilitando e faremo ogni sforzo per impedirne l’approvazione».

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