Guerra di Gaza, Elly Schlein: "L'Italia guidi un'azione diplomatica per un immediato cessate il fuoco"
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Guerra di Gaza, Elly Schlein: "L'Italia guidi un'azione diplomatica per un immediato cessate il fuoco"

Elly Schlein: «Chiediamo che l'Italia guidi un'azione europea, come ha già cominciato a fare Josep Borrell per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza. Bisogna essere più fermi e più incisivi».

Guerra di Gaza, Elly Schlein: "L'Italia guidi un'azione diplomatica per un immediato cessate il fuoco"
La segretaria del Pd Elly Schlein
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14 Febbraio 2024 - 09.38


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Intervistata da La Stampa, la segretaria del Pd Elly Schlein ha parlato dell’urgente necessità di una soluzione diplomatica al conflitto in Medio Oriente, e ha definito «un avanzamento significativo» il voto della Camera per impegnare il governo a chiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza.

«Erano passati mesi dall’ultimo dibattito parlamentare sul Medio Oriente, serviva un passo in avanti. Nel frattempo, ci sono stati migliaia di morti e abbiamo visto morire Hind, una bambina di 6 anni. Abbiamo visto questo orrore».

«Serve un’iniziativa diplomatica degna della nostra tradizione. C’è uno scenario di costante violazione del diritto internazionale e non possiamo assistere in silenzio. Chiediamo che l’Italia guidi un’azione europea, come ha già cominciato a fare Josep Borrell per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza. Bisogna essere più fermi e più incisivi».

«È un passaggio importante l’aver portato il governo sulla posizione del cessate il fuoco», poi si dovrà valutare la traduzione di questo impegno ai tavoli internazionali. Schlein sottolinea che «a noi non interessano i derby interni, ma ci interessa contribuire come Italia alla fine di questo conflitto».

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Nell’intervento in Aula «ho richiamato la presa di posizione di Tajani, è bene che il governo italiano dica che la reazione del governo israeliano sia sproporzionata. E’ un giudizio che da tempo diamo anche noi». Poi, ci sono altri passi da sollecitare, come «il riconoscimento dello Stato palestinese, che è un percorso più difficile, ma necessario». Comunque «è positivo quando c’è sintonia tra politica e società civile che possono muoversi insieme, anche se ognuna sulla propria strada».

Rispetto a quanto accaduto a Sanremo con Ghali, i cantanti devono «potersi esprimere liberamente consideriamo sbagliata ogni forma di censura. È un’aria che non ci piace. Io sono sempre contenta quando il Paese discute e ragiona».

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