Giorgia Meloni agli agricoltori: "Sgravi fiscali per i redditi più bassi, difenderemo il Made in Italy con vigore"
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Giorgia Meloni agli agricoltori: "Sgravi fiscali per i redditi più bassi, difenderemo il Made in Italy con vigore"

Giorgia Meloni: "La proposta del Governo è quella aiutare gli agricoltori che ne hanno bisogno limitando l'esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l'importo di diecimila euro".

Giorgia Meloni agli agricoltori: "Sgravi fiscali per i redditi più bassi, difenderemo il Made in Italy con vigore"
Giorgia Meloni
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9 Febbraio 2024 - 15.41


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Giorgia Meloni nel corso dell’incontro con le organizzazioni per l’agricoltura a Palazzo Chigi ha toccato i temi più caldi del momento che stanno portando migliaia di persone sulle strada di tutta Italia.

«L’esenzione Irpef negli anni passati è stata una misura iniqua e ha favorito soprattutto i grandi imprenditori e le imprese con volumi di affari elevati. La proposta del Governo è quella aiutare gli agricoltori che ne hanno bisogno limitando l’esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l’importo di diecimila euro. In altre parole, l’esenzione dell’Irpef deve essere un intervento per i più deboli che risulti un sostegno concreto a chi produce e non un privilegio».

 «Difenderemo, con ancora maggior vigore, il Made in Italy. Contro le importazioni da Paesi terzi che non rispettano gli standard sanitari, la tracciabilità e le norme sull’origine il governo ha istituito una cabina di regia interforze (Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, Dogane, AGEA e ICQRF) che ha definito un Piano straordinario di controlli per il 2024. Con il Nuovo Piano controlli sarà allargato lo spettro delle filiere sottoposte a verifica e verrà aumentato il numero degli agenti impiegati nei punti sensibili come i porti di arrivo delle merci».  

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«Lo stop al cibo sintetico» è una «misura sulla quale siamo stati contestati, ci hanno tacciato di ogni nefandezza, ma sulla quale avevamo ragione. L’Italia ha fatto da capofila e ha animato una maggioranza di 17 Nazioni che sta appoggiando la nostra posizione e dice insieme a noi che la carne sintetica, la carne prodotta in laboratorio, è una minaccia dal punto di vista etico, sociale, ambientale e per la salute. Ecco, io credo che a difesa del settore serva anche un blocco europeo al cibo a base cellulare prodotto in laboratorio».  

«Su questo continueremo a batterci batteremo per una legge europea. Inoltre, ed è un’altra priorità, che serva un cambio di passo sulla Politica Agricola Comunitaria, che preveda più semplificazione nell’erogazione degli aiuti, il no ai tagli finanziari, lo stop agli aiuti per non produrre, un maggiore sostegno ai giovani».

«In Europa il governo ha difeso gli agricoltori e contestato fin dall’inizio le scelte sbagliate imposte dalla Commissione europea. Noi siamo sempre stati favorevoli alla difesa dell’ambiente e alla transizione ecologica, ma sempre nettamente e fermamente contrari a quella che è diventata una transizione ideologica, fatta da diktat e da regole frutto di posizioni ideologiche e per le quali si sacrifica la produzione, mettendo a rischio quel concetto di sovranità alimentare che resta un nostro indirizzo irrinunciabile. Il nostro governo ha cambiato passo in Europa. E il nostro peso si è fatto sentire su tanti dossier sui quali l’orientamento è progressivamente cambiato e sui quali sta progressivamente prevalendo il buon senso».  

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«Penso alle norme sulle emissioni, sul packaging, sui fitofarmaci, sulla rotazione forzata o sulla messa a riposo obbligatoria. Certo, non tutte le questioni sono risolte, la nostra attenzione rimarrà ovviamente alta, ma io credo che il cambio di marcia sia evidente. E sono fiera di dire che è anche una vittoria del Governo italiano la scelta della Commissione europea di ritirare la proposta legislatura sui fitofarmaci. Su questo siamo riusciti a convincere la Commissione che eliminare i fitofarmaci così come si voleva fare non avrebbe comportato una riduzione dell’inquinamento, ma solo avvantaggiato altre economie rispetto a quella europea».

«Vogliamo affrontare il tema, molto importante, dei costi di produzione. Vogliamo impedire la vendita sotto i costi di produzione e riconoscere il giusto prezzo agli agricoltori. Per rendere efficace la misura prevista nel decreto legislativo contro le pratiche sleali il Governo rafforzerà i controlli dell’Autorità di contrasto (ICQRF) e potenzierà le strutture di ISMEA per l’elaborazione e la pubblicazione con frequenza mensile dei prezzi dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere». 

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