La rappresentante dei trattori a Sanremo: "Gli italiani devono sapere perché protestiamo, è ora che si rendano conto"
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La rappresentante dei trattori a Sanremo: "Gli italiani devono sapere perché protestiamo, è ora che si rendano conto"

Alessandra Oldoni: «Se davvero salirò sul palco di Sanremo mi tremeranno le gambe. Non voglio personalizzare perché conta il movimento, ma proprio perché la causa è importante bisogna spiegarla bene a più gente possibile».

La rappresentante dei trattori a Sanremo: "Gli italiani devono sapere perché protestiamo, è ora che si rendano conto"
Alessandra Oldoni
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8 Febbraio 2024 - 09.46


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Alessandra Oldoni, rappresentante bergamasca di Riscatto agricolo, intervistata dal Corriere della Sera ha parlato dell’arrivo della protesta dei trattori al Festival e di un possibile messaggio dal palco. «Se davvero salirò sul palco di Sanremo mi tremeranno le gambe. Non voglio personalizzare perché conta il movimento, ma proprio perché la causa è importante bisogna spiegarla bene a più gente possibile».

«Bisogna che si sappia perché protestiamo. Ma stiamo anche svolgendo incontri molto seri in Regione, e speriamo di poter parlare anche con il governo. Mi preparerò ma non leggerò il foglietto, andrò a braccio. Uno: bisogna tutelare il nostro patrimonio agroalimentare. Due: in nome di quella parola ormai abusata che è la sostenibilità, vorrebbero farci tenere il 4% dei terreni incolti, mentre in realtà c’è una grande carenza di prodotti, tanto che dobbiamo importarli e siamo in balìa del mercato. Tre: i costi di produzione sono troppo alti. Vogliamo far capire le motivazioni alla base dei prezzi che il consumatore paga, con la grande distribuzione che ha la fetta più grossa del guadagno».

Si dice che davanti all’Ariston, con i trattori, potrà arrivare anche qualche mucca. «Se ne parla, ma ci sono problemi logistici. Il problema è che noi italiani non siamo molto patriottici e non riusciamo a tutelarci: la gente tiene molto a cosa trova nel piatto e sa che l’alimentare è una delle nostre eccellenze, ma ormai nemmeno questo aspetto riusciamo più a proteggere. E’ ora che la gente si renda conto della realtà».

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