Avs si astiene sulla votazione per il provvedimento della maggioranza che contiene misure per promuovere la conoscenza delle Foibe. Elisabetta Piccolotti, deputata di Avs, nel suo intervento in dichiarazione di voto ha ricordato come quello delle Foibe sia «un tassello di una storia più ampia, una storia che va raccontata tutta».
Alle foibe, infatti, si arrivò dopo «l’italianizzazione forzata» «voluta dai fascisti», dopo le torture, gli eccidi sempre da parte fascista, i «pogrom croati». «Non si può tacere su tutto questo. La storia va raccontata nella sua complessità», ribadisce Piccolotti che sottolinea come il «fascismo spinse il Paese in una guerra sbagliata, dalla parte sbagliata, verso l’alleanza con il peggiore criminale della storia: Hitler». Una storia così importante, quella al confine orientale, «non può essere ridotta a sassi da lanciare contro il nemico» o «strumentalizzata per fini elettorali», afferma la parlamentare.
Nel provvedimento in esame, invece, osserva, «questa complessità sparisce perché è indirizzato solo alle associazioni degli esuli e non a tutte le altre» che rappresentano anche le «vittime dei fascisti» e che stanno conducendo ricerche storiche su tutto quel periodo. Solo le associazioni «degli esuli invece, grazie a questo testo, potranno accompagnare gli studenti in quelle zone» perché si vuole raccontare «una storia a metà». Una storia che invece, per la sua importanza, meriterebbe «rigore e onestà».
