Saluti fascisti a un matrimonio in municipio, l'Anpi: "Grottesco, le forze dell'ordine identifichino i responsabili"
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Saluti fascisti a un matrimonio in municipio, l'Anpi: "Grottesco, le forze dell'ordine identifichino i responsabili"

L'Anpi: "Dal balcone di Palazzo Estense, sede del Comune di Varese, lo sposo, accompagnato dalla consorte, ha salutato fascistamente gli invitati, che hanno pubblicamente risposto dal giardino sottostante con altrettanti saluti fascisti".

Saluti fascisti a un matrimonio in municipio, l'Anpi: "Grottesco, le forze dell'ordine identifichino i responsabili"
Saluti fascisti dal balcone di Palazzo Estense a Varese
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5 Febbraio 2024 - 14.22


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L’Anpi denuncia l’ennesimo di apologia fascista, questa volta all’interno di un’istituzione pubblica. “A Varese il capo dell’associazione neonazista Do.Ra. (Comunità Militante Varesina dei “Dodici Raggi”) ha officiato il matrimonio di un membro del medesimo gruppo con una gentile signora. Immediatamente dopo il matrimonio, dal balcone di Palazzo Estense, sede del Comune di Varese, lo sposo, accompagnato dalla consorte, ha salutato fascistamente gli invitati, che hanno pubblicamente risposto dal giardino sottostante con altrettanti saluti fascisti. Tutti, sposo compreso, rigorosamente vestiti di nero. C’è un limite, oltre che alle leggi vigenti, anche alla decenza costituzionale, che pare ampiamente superato”.

“Le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione hanno recentemente disposto che il saluto fascista integra il delitto di ricostituzione del partito fascista ove la condotta tenuta nel corso di una pubblica manifestazione (il saluto fascista è avvenuto in luogo pubblico per antonomasia, cioè la sede del Comune) “sia idonea a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista”.

“Chiedo perciò che con la massima urgenza le forze dell’ordine procedano all’identificazione di tutti coloro che si sono esibiti nel saluto fascista e alla magistratura di aprire un’indagine per violazione delle leggi Scelba-Mancino. Chiedo inoltre come mai, dopo le innumerevoli manifestazioni di natura neofascista e le tante disavventure giudiziarie di cui si è resa protagonista l’associazione Do.Ra., non si sia ancora proceduto per il suo scioglimento”.

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