Gaza, Liliana Segre: "Bisogna piangere i bambini di ogni nazionalità, colore e credo"
Top

Gaza, Liliana Segre: "Bisogna piangere i bambini di ogni nazionalità, colore e credo"

Liliana Segre: «Bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità, di ogni colore, di ogni credo perché i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine».

Gaza, Liliana Segre: "Bisogna piangere i bambini di ogni nazionalità, colore e credo"
Liliana Segre
Preroll

globalist Modifica articolo

9 Novembre 2023 - 16.30


ATF

Liliana Segre, senatrice a vita e presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, ha parlato di quanto sta accadendo sulla Striscia di Gaza.

«Questo non è un momento per rimanere passivi di fronte a quello che succede e lasciare ad altri l’incarico di risolvere le questioni. Chi non segue il proprio dovere, la propria natura più profonda e lascia fare agli altri disinteressandosi con indifferenza è molto colpevole e in questo momento non si può essere colpevoli. Bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità, di ogni colore, di ogni credo perché i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine», ha notato.

«Questo non è un momento per rimanere passivi e lasciare ad altri l’incarico di risolvere le cose. Bisogna piangere per i bambini di ogni colore, nazionalità e credo perché sono sacri e non vanno toccati per nessun motivo. Bisogna sentire la propria coscienza più che mai viva».

Leggi anche:  Onu, la relatrice sulla Palestina: "Sospendere Israele dalle Nazioni Unite per i crimini a Gaza"

«Per una Commissione vocata al contrasto delle manifestazioni di ‘odio, violenza, antisemitismo’ quanto avviene sotto i nostri occhi non può che suscitare orrore e costernazione, ma poi anche comandarci di programmare i nostri lavori avendo precisa contezza di un mondo che soffre e chiama noi tutti alla conoscenza e alla responsabilità. Con il 1989 pensavamo concluso il secolo dei totalitarismi, dell`odio razzista e della violenza genocida. Questi trent`anni ed oltre ci hanno mostrato che ci sbagliavamo, che l`odio razziale, antisemita, la violenza contro altre fedi e popolazioni, continua a mietere vittime in quantità enormi e per quanto riguarda bambine e bambini addirittura intollerabili. Quello che accade oggi in Europa e in Medio Oriente è non solo il culmine di una lunga serie di lutti, ma anche di problemi globali rimasti irrisolti».

«Due giorni fa sono stata alla Sinagoga di Milano per ricordare le vittime dell’efferato attentato terroristico del 7 ottobre. Era presente anche il rappresentante della Comunità islamica della Moschea di Milano che ha dichiarato: «condanniamo fermamente qualsiasi ostilità contro gli ebrei in Europa e nel mondo e ci opponiamo a ogni istigazione all’antisemitismo». Per concludere riferendosi ai «drammatici momenti che stiamo vivendo insieme a voi». Ecco: ripudio della guerra, del razzismo, dell’antisemitismo, insieme a solidarietà e condivisione. Un idem sentire fra esseri umani quanto mai prezioso».   

Native

Articoli correlati