TeleMeloni è un flop, pubblico e grandi nomi scappano, il Pd: "Contrastiamo l'occupazione militare"
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TeleMeloni è un flop, pubblico e grandi nomi scappano, il Pd: "Contrastiamo l'occupazione militare"

Rai, Elly Schlein. «Bisogna contrastare l'occupazione militare della cultura e del servizio pubblico».

TeleMeloni è un flop, pubblico e grandi nomi scappano, il Pd: "Contrastiamo l'occupazione militare"
La sede della Rai di Viale Mazzini
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7 Novembre 2023 - 09.55


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La Rai meloniana non funziona, il pubblico si allontana in massa dai canali di quella che è stata ribattezzata Tele Meloni e anche i grandi nomi dell’informazione pubblica lasciano Viale Mazzini (ultimo il caso di Corrado Augias). Secondo il Pd si tratta di una vera e propria occupazione militare. Ne ha parlato Elly Schlein. «Bisogna contrastare l’occupazione militare della cultura e del servizio pubblico».

In quello che è stato definito «un primo passo» per un confronto aperto tra il Partito democratico e rappresentanti del cinema, dell’editoria, dell’arte e dello spettacolo, Schlein ha puntato il dito contro il governo che ha relegato tutto ciò che è cultura ai margini, creando «disuguaglianze» anche in questo settore, in termini di accesso e di fruibilità.

«Anche nella cultura livelli di discriminazione interagiscono tra loro e vanno destrutturati». La segretaria Dem ha quindi invitato tutti i partecipanti al convegno a intervenire alla manifestazione dell’11 novembre a Piazza del Popolo a Roma contro la manovra e la riforma dell’Esecutivo Meloni. Al convegno erano presenti, tra gli altri, Marino Sinibaldi, Nicola La Gioia, Cristina Comencini, Paolo Fresu, in collegamento online e il presidente dell’Anica Francesco Rutelli che, ricordando la figura dell’allora assessore alla Cultura del Comune di Roma, Gianni Borgna – che dedicò i suoi primi convegni a Giovanni Gentile e al sindaco di Roma Ernesto Nathan – ha detto che «la leadership culturale va esercitata favorendo pluralismo e libertà».

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«La cultura deve essere messa al centro della nostra iniziativa politica» ha dichiarato il responsabile Cultura e informazione della segreteria Pd, Sandro Ruotolo che ha parlato anche della sfida che ora pone l’intelligenza artificiale. «Se pensiamo che in regioni come la Calabria, la Campania e la Sicilia solo un minore su 3 legge libri abitualmente, ci rendiamo conto che dobbiamo arrotolarci le maniche e cominciare ad ascoltare le vostre esigenze e costruire un percorso comune anche per una progettualità che abbia una continuità», ha spiegato Ruotolo che, dopo essersi rivolto alla platea di scrittori, archeologi, uomini di spettacolo e artisti, ha sottolineato anche come il Pd sia «preoccupato per quello che sta accadendo alla Rai».

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