L’addio di 31 esponenti del Pd ligure ha riaperto la discussione interna tra Elly Schlein e l’ala riformista dei democratici. In un’intervista al Corriere della Sera, il presidente del Pd e governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha parlato della questione.
«Il Partito democratico si mobilita ma non si arrestano le fuoriuscite? Dobbiamo lavorare tutti insieme per rafforzare questa casa, perché abbiamo davanti il governo più di destra della storia repubblicana e non ce ne libereremo frammentando la sinistra, provando a rubarci l’un l’altro lo zero virgola o coi cambi di casacca».
«Non sono d’accordo con chi esce, troppe volte in questi anni abbiamo assistito a tentativi di costruire altrove alternative, quando invece servivano unità e coesione. Allo stesso tempo ogni posizione va ascoltata: chi sta arrivando merita rispetto, così come lo merita chi nel Pd c’era già prima e magari fin dall’ inizio».
«Elly Schlein è stata molto chiara nel dire che il Pd unisce culture diverse, che non servono liti o divisioni interne ma l’impegno condiviso. Concordo. Ora serve una battaglia in Parlamento e nel Paese che unisca le opposizioni, i sindacati, le professioni sanitarie, i cittadini».