I senatori del M5s in commissione Industria e Turismo e i deputati M5s in commissione Attività Produttive, chiedono ancora a Giorgia Meloni di intervenire sul caso di Daniela Santanchè, dopo che Report ha ribadito ancora una volta la veridicità delle accuse.
“Il caso Santanchè sta assumendo contorni patetici. Ed è giunta l`ora che la Meloni ricordi a sé stessa che oggi è il presidente del Consiglio prima ancora che il leader di Fdi, visto che su questa sgradevole vicenda finora non è stata in grado di dire mezza parola”.
“Ci troviamo di fronte a una ministra che invece di chiarire la sua posizione, nell`informativa al Senato è riuscita persino a peggiorare la situazione con omissioni plateali, dichiarazioni di comodo e bugie in serie. Sta di fatto che il turismo è un segmento fondamentale della nostra economia, e l`Italia non può permettersi il lusso di farlo rappresentare a una persona la cui reputazione è ormai completamente compromessa. L`unico sbocco di questa farsesca storia è che la Santanchè faccia un passo indietro indietro e chieda scusa ai cittadini italiani. In primis a quelli che hanno lavorato per lei, più volte gabbati e ripetutamente presi in giro”.
«Il governo Meloni e i suoi alleati in Europa hanno avviato una campagna elettorale basata sulle fake news – prosegue Bonelli -. A loro, non interessa affrontare le sfide reali e urgenti, come dimostrato dagli europarlamentari italiani di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia che, lo scorso 27 giugno, hanno votato contro questa legge in Commissione Ambiente del Pe, mostrando una totale mancanza di responsabilità e visione». «La destra italiana ed europea si conferma ladra di futuro, attaccando la natura e favorendo una politica che compromette le generazioni che verranno. Questo è inaccettabile», conclude.