Berlusconi, il fratello di Borsellino a Fanpage: "Sapeva la verità sulla strage di Via D'Amelio"
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Berlusconi, il fratello di Borsellino a Fanpage: "Sapeva la verità sulla strage di Via D'Amelio"

In un’intervista a Fanpage, Salvatore Borsellino - fratello di Paolo, ucciso dalla mafia il 19 luglio del 1992 - ha tracciato un ricordo personale di Berlusconi, senza disdegnare qualche considerazione interessante.

Berlusconi, il fratello di Borsellino a Fanpage: "Sapeva la verità sulla strage di Via D'Amelio"
Salvatore Borsellino
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13 Giugno 2023 - 11.56


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Silvio Berlusconi continuerà a far parlare di sé anche dopo la morte, arrivata a 86 anni. Sono tantissimi i lati oscuri della vita e della carriera imprenditoriale e politica dell’ex Cavaliere. Tra questi, senza dubbio, i presunti rapporti con Cosa Nostra. 

In un’intervista a Fanpage, Salvatore Borsellino – fratello di Paolo, ucciso dalla mafia il 19 luglio del 1992 – ha tracciato un ricordo personale di Berlusconi, senza disdegnare qualche considerazione interessante.

“Non sono cristiano. Ma se dovessi dire qualcosa preferirei sperare che non riposi in pace così come non riposeranno in pace tutte le vittime delle stragi di mafia nel nostro Paese e sul quale c’è ancora un forte punto interrogativo. Berlusconi era ancora indagato dalla Procura di Firenze (insieme a Dell’Utri) come mandante esterno delle stragi del 1992 e del 1993. Purtroppo non potrò confidare in una giustizia”.

Secondo lei Berlusconi che segreti non ha mai rivelato sulle stragi?

“I segreti riguardano la verità sulle stragi del ’92 e del ’93. Ora con la sua morte si chiuderanno probabilmente le inchieste per morte dell’indagato e quindi la verità non la sapremo mai”.

Secondo lei Berlusconi sapeva la verità sulla strage di via d’Amelio? 

“Assolutamente sì”.

Ora per arrivare alla verità su cosa bisogna sperare? 

“Con la morte di Berlusconi ora possiamo sperare che i Graviano decidano di collaborare con la magistratura”.

Perché dice così?

“Perché i Graviano speravano che Berlusconi li potesse aiutare a uscire dal carcere. Speravano in un aiuto dalla politica. Ora spero che, siccome non possono più sperare di essere ascoltati da Berlusconi, decidano di collaborare. Anche se questo sarà molto difficile”.

Berlusconi non ha mai incontrato negli anni voi familiari di Paolo Borsellino? 

“No, non avrei mai neanche voluto incontrarlo. Solo una volta Berlusconi, era appena diventato presidente del Consiglio, ha citofonato al campanello di mia sorella quando ancora abitava in via D’Amelio. Le ha chiesto di essere ricevuto: era in visita a Palermo. Ma mia sorella non l’ha fatto entrare. Avrei fatto lo stesso anche io”.

Secondo lei cosa avrebbe detto Berlusconi a sua sorella?

“Avrebbe manifestato la sua solidarietà e vicinanza. Null’altro”.

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