Caro affitti, Fratoianni: "L'intervento del governo non è risolutivo, va fermata la speculazione"
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Caro affitti, Fratoianni: "L'intervento del governo non è risolutivo, va fermata la speculazione"

Fratoianni sull'intervento da 660 milioni del governo Meloni sul caro affitti: «Raccontare questo stanziamento come un grande intervento risolutivo mi pare un po' eccessivo da parte del governo».

Caro affitti, Fratoianni: "L'intervento del governo non è risolutivo, va fermata la speculazione"
Nicola Fratoianni
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12 Maggio 2023 - 10.44


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Il caro affitti è entrato di prepotenza nel dibattito pubblico, la protesta di alcuni studenti ha acceso un faro su un problema che da anni affligge il Paese. Ne ha parlato anche Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, commentando il recente intervento del governo Meloni. «Raccontare questo stanziamento come un grande intervento risolutivo mi pare un po’ eccessivo da parte del governo».

«Il Pnrr prevedeva qualcosa come un miliardo di euro per questo tema, e di questo miliardo 660 milioni erano legati alle forme di incentivo ai privati per dare risposte ai problemi abitativi degli studenti, con studentati o con altre soluzioni. Risorse legate alla data di scadenza dei progetti del Pnrr cioè il 2026, e in questo modo non si è fatto un grande passo avanti». 

«Diciamo la verità, quei soldi c’erano già e semplicemente se n’è presa una sola parte, e solo quella relativa ai privati. E non mi pare proprio che questa possa essere la soluzione a quanto chiedono quei ragazzi e quelle ragazze con le tende davanti agli atenei del nostro Paese. Noi abbiamo un doppio problema: uno riguarda il carattere ormai drogato in modo pesante del mercato immobiliare, qui serve un intervento anche normativo, servono norme che consentano anche di dire a un certo punto basta che ci deve essere un tetto, una relazione tra quello che metti a disposizione e quanto lo fai pagare». 

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«Basta con la speculazione sulla pelle di questi ragazzi e le loro famiglie. E poi serve un investimento più massiccio, più massiccio di quelle risorse, per studentati pubblici – conclude Fratoianni – che restino poi a disposizione delle università e dei suoi studenti perché questo problema si pone oggi per gli studenti di oggi, c’era per gli studenti di ieri e si porrà anche domani per gli studenti di domani se non ci saranno risposte adeguate. Il diritto allo studio deve diventare una priorità». 

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