Riforme, Alfieri (Pd): "Se il governo vuole forzare, siamo pronti a indire un referendum"
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Riforme, Alfieri (Pd): "Se il governo vuole forzare, siamo pronti a indire un referendum"

Alfieri (Pd): "Se scoprissimo che quello del governo è un tentativo di coprire tante difficoltà, noi ne prenderemo atto e difenderemo la costituzione con tutti gli strumenti democratici e disposizione, ivi compreso il referendum»

Riforme, Alfieri (Pd): "Se il governo vuole forzare, siamo pronti a indire un referendum"
Alessandro Alfieri
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11 Maggio 2023 - 09.32


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Alessandro Alfieri, responsabile Riforme del Pd, in un’intervista a La Repubblica ha parlato del recente vertice tra le opposizioni e il governo Meloni, immaginando un referendum in caso l’esecutivo volesse tirare dritto sulle proprie posizioni.

«E’ stato un confronto cordiale e franco. Abbiamo detto molto chiaramente quali sono i nostri paletti, cioè no all’elezione diretta del presidente della Repubblica e del premier. Così come abbiamo rimarcato che la priorità assoluta in questo momento sono la lotta al precariato, il sostegno ai salari, le politiche per la casa».

«Ci sono modelli in Europa, quello tedesco ma anche quello spagnolo, che non hanno l’elezione diretta ma garantiscono comunque stabilità senza mortificare il Parlamento e comprimere i poteri del presidente della Repubblica. Per noi questo è l’aspetto essenziale: in una forma di governo parlamentare, la figura del garante della Costituzione e della coesione nazionale che in questi anni accompagnato le fasi più delicati della vita repubblicana è irrinunciabile.

«Non solo per noi, ma per la qualità e la tenuta della democrazia italiana. Un arbitro serve: l’abbiamo vista anche democrazie mature. È legittimo da parte della destra andare avanti in ogni caso come promette il premier, «ma sulle regole del gioco speriamo davvero che non ci siano forzature. Se scoprissimo che questo è solo un tentativo di coprire tante difficoltà del governo su altri fronti, noi ne prenderemo atto difenderemo la costituzione con tutti gli strumenti democratici e disposizione, ivi compreso il referendum», avverte Alfieri. Di una commissione bicamerale «non si è parlato».

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«Penso sia corretto che il governo indichi lo strumento per dialogare»; ma per il Pd «è evidente che la strada maestra è l’articolo 138 della Costituzione, quindi le doppie letture in entrambe le Camere. Se davvero vogliono dialogare sulle riforme si fermino sull’autonomia differenziata. Non si possono aumentare i divari tra Nord e Sud con una riforma colpi di maggioranza senza il coinvolgimento delle autonomie locali» ribadisce. 

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