Delmastro prepara una memoria, i pm di Roma valutano se interrogare Donzelli
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Delmastro prepara una memoria, i pm di Roma valutano se interrogare Donzelli

Verrà messa a disposizione dei pm nei prossimi giorni la memoria difensiva del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, finito nel registro degli indagati a Roma per la vicenda relativa all'intervento alla Camera di Donzelli

Delmastro prepara una memoria, i pm di Roma valutano se interrogare Donzelli
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18 Febbraio 2023 - 19.39


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Caso politico per la rivelazioni dei contenuti di un documento a diffusione limitata. Verrà messa a disposizione dei pm nei prossimi giorni la memoria difensiva del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, finito nel registro degli indagati a Roma per la vicenda relativa all’intervento alla Camera del vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli sulla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame da oltre 100 giorni per protestare contro il 41 bis disposto nei suoi confronti per quattro anni.

Il documento verrà depositato dal difensore, l’avvocato Giuseppe Valentini, e oltre a ricostruire la vicenda conterrà anche pronunce della Cassazione in tema di rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio, la fattispecie contestata al parlamentare dai magistrati di piazzale Clodio per i quali gli atti al centro dell’indagine erano coperti da segreto amministrativo e quindi non potevano essere divulgati. Gli inquirenti venerdì hanno interrogato per oltre due ore Delmastro che ha sostanzialmente ribadito di non avere commesso alcun tipo di illecito alla luce del fatto che l’atto poi reso pubblico da Donzelli non era secretato. La posizione di quest’ultimo resta al vaglio dei pm coordinati dal Procuratore, Francesco Lo Voi.

Al momento il vicepresidente del Copasir resta persona informata sui fatti e in questa veste potrebbe essere convocato in Procura per essere ascoltato. I magistrati potrebbero, comunque, avere interesse a raccogliere la testimonianza di Donzelli che alla Camera ha citato dialoghi carpiti nel carcere di Sassari il 28 dicembre e il 12 gennaio tra Cospito e due esponenti di `Ndrangheta e Camorra sul 41 bis. La decisione verrà presa nei prossimi giorni, forse dopo avere letto l’atto difensivo di Delmastro.

Per quanto riguarda la vicenda dell’anarchico quella che si apre lunedì potrebbe essere una settimana importante. Il 24 febbraio in Cassazione è fissata la camera di consiglio sul ricorso presentato a fine dicembre dal difensore Flavio Rossi Albertini contro l’ordinanza del tribunale di sorveglianza di Roma che ha confermato il regime speciale per 4 anni. L’anarchico, visitato nelle ultime ore all’ospedale San Paolo di Milano dove si trova ricoverato, ha già riferito al medico nominato dai suoi difensori che in caso di sentenza sfavorevole – quindi nel caso non ci sia per lui una revoca del 41 bis – è pronto a tornare al digiuno assoluto. Cospito è «lucido e determinato» e le condizioni vengono definite «stabili con un lieve miglioramento legato agli integratori che sta tentando di assumere in questo giorni». A detta del consulente però se dovesse riprendere il digiuno totale «la situazione potrebbe precipitare rapidamente».

Il tutto in attesa di venerdì prossimo dunque, quando i giudici vaglieranno la decisione del tribunale capitolino, valutando se rispetti i canoni di legge alla luce delle argomentazioni della difesa e della requisitoria scritta dal procuratore generale della Cassazione, Piero Gaeta, per il quale le esigenze che hanno indotto ad applicare il regime speciale all’anarchico sono superate dagli eventi. All’attenzione dei giudici di sorveglianza è, intanto, finito l’atto con cui la difesa dell’anarchico ha impugnato il provvedimento del ministro Nordio che ha rigettato l’istanza di revoca del 41 bis.

Intanto gli anarchici tornano in piazza a sostegno di Cospito. A Roma tre presidi in serata al grido di «fuori Alfredo dal 41 bis». 

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