Berlusconi all'assalto di Sanremo: "Evento dai connotati ideologici"
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Berlusconi all'assalto di Sanremo: "Evento dai connotati ideologici"

Il padrone di Forza Italia e di Mediaset partecipa all'assedio al Festival lanciato da Giorgia Meloni e dai suoi camerati. Tra interesse politico e conflitto di interessi

Berlusconi all'assalto di Sanremo: "Evento dai connotati ideologici"
Silvio Berlusconi
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12 Febbraio 2023 - 11.25


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Le grinfie reazionarie si aggirano sulla Rai e mentre Giorgia Meloni promette ‘vendetta’ e ci sono attacchi sguaiati e volgari verso il direttore di Rai Uno Coletta, Silvio Berlusconi guarda al festival dal futuro incerto. O resta nella Rai in versione Fiamma Tricolore, oppure potrebbe finire al miglior offerente.

Sia quello che sia Berlusconi è partito alla carica per delegittimare l’attuale dirigenza di Viale Mazzini sia in chiave politica sia come padrone di Mediaset.

Quest’anno ho avuto ben poco tempo per seguire il Festival di Sanremo. Mi dispiace pertò che – non da oggi – questo grande evento televisivo abbia cambiato pelle.

Da manifestazione pensata per valorizzare le splendide canzoni italiane si è progressivamente trasformata in un evento dai connotati ideologici, nel quale non fa notizia la musica ma piuttosto una serie di provocazioni legate all’attualità, tutte orientate in un modo che dispiace ad almeno la metà degli italiani”. 

Lo dice il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in un’intervista a Il Giornale, ossia il Giornale di famiglia che ha una linea di ultra destra.

“Naturalmente – sottolinea – è giusto e doveroso che la televisione pubblica si occupi di attualità e di politica, ma questo dovrebbe avvenire nelle sedi appropriate, nel rispetto del pluralismo e del contraddittorio. Mi dispiace anche vedere un ottimo conduttore come Amadeus e un grande cantante come Gianni Morandi nella condizione di dover avallare questa deformazione dello spirito e del significato di Sanremo. Questo naturalmente è ancora più grave alla vigilia di delicate elezioni regionali.

Ovviamente non invoco nessuna censura, non l’ho mai fatto in vita mia, ma questo uso del mezzo televisivo mi pare profondamente sbagliato».

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