Cospito, Bonelli (Avs): "Da Nordio risposta evasiva, ora voglio parlare con la Procura"
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Cospito, Bonelli (Avs): "Da Nordio risposta evasiva, ora voglio parlare con la Procura"

Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, in una conferenza sulla risposta del ministero della Giustizia alla richiesta dell’accesso agli atti sulla questione Cospito, è tornato ad attaccare il governo Meloni. 

Cospito, Bonelli (Avs): "Da Nordio risposta evasiva, ora voglio parlare con la Procura"
Angelo Bonelli
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7 Febbraio 2023 - 12.59


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Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, in una conferenza sulla risposta del ministero della Giustizia alla richiesta dell’accesso agli atti sulla questione Cospito, è tornato ad attaccare il governo Meloni. 

«Il ministero di Giustizia mi ha fornito una risposta sorprendentemente evasiva. Innanzi tutto non mi ha fornito i documenti che avevo chiesto, ovvero i colloqui tra i detenuti mafiosi e Cospito. Per quale ragione? Il ministero ritiene che sono atti riservati. Allora, se sono atti riservati, per quale ragione Donzelli, invece, aveva atti analoghi a quelli che ho chiesto? Su questo noi andremo fino in fondo, invierò alla Procura della Repubblica la lettera e la risposta del ministero di Giustizia chiedendo di essere ascoltato».  

«Ieri sera ho ricevuto la risposta dal ministero di Giustizia, una risposta che non fornisce le informazioni richieste. Mi è stato consegnato, in 10 righe, lo stenografico delle conversazioni tra il mafioso Rampulla, il camorrista Di Maio, lo ndranghetista Presta e il detenuto Cospito, trascrizione di una relazione molto ampia, di oltre 54 pagine di cui, ripeto, io ho avuto 10 righe. Avevo chiesto il documento integrale del Dap, la famosa scheda di sintesi del Nic, non mi è stata consegnata. E per il ministero, queste 10 righe mi vengono consegnate perché, pur non avendo fatto un accesso formale agli atti ma essendo io un deputato, la mia richiesta viene interpretata come un atto di sindacato ispettivo. Prima domanda: Donzelli non ha presentato nessun accesso agli atti, nessun atto di sindacato ispettivo, allora come poteva avere il documento? Noi sappiamo come lo ha avuto, glielo ha dato Delmastro».

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«Poi avevo chiesto le relazioni analoghe del Dap, in particolar modo i colloqui dei detenuti Presta, Rampulli, Di Maio e Cospito dall’inizio dello sciopero della fame. Rispetto a questa richiesta, il ministero oppone un diniego ai sensi dell’articolo 24 della legge 241 del 90 e del Dm 115 del 26 gennaio del 96. In pratica, il ministero dice che questi documenti non possono essere accessibili e quindi divulgabili. Allora chiedo: proprio la parte utilizzata da Donzelli, tra tutti questi atti, era quella cedibile e divulgabile mentre tutti gli altri non lo sono?»

Terza questione sollevata da Bonelli: «il ministero afferma che le dichiarazioni di Donzelli non sono coperte dal segreto di Stato. Bene, ma va fatta una precisazione perché nella lettera c’è una palese contraddizione. Non stiamo parlando del segreto di Stato che ha una fattispecie giuridica diversa dalla violazione del segreto di ufficio, che è quello che io ho contestato alla Procura della Repubblica e sul quale la Procura ha aperto un’inchiesta. Il punto però è che nel dirmi che io non posso accedere ai documenti restanti sui colloqui tra i mafiosi e Cospito, il ministero dice che io non li posso avere ai sensi dell’articolo 24 e del Dm 115, ovvero perché sono riservati. Il ministero fa un po’ di confusione. Non so se la confusione del ministro Nordio è voluta, per dare una sistemazione politica alla vicenda, ma c’è una palese contraddizione dal punto di vista giuridico perché quello a cui non ci richiamiamo è la violazione de segreto d’ufficio».

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