Giuseppe Conte è disposto ad accogliere l’invito ipocrita di Giorgia Meloni di abbassare i toni sul caso Cospito, anche se «i toni non li abbiamo mai alzati. Accogliamo l’invito di Giorgia Meloni per lavorare tutti con grande unità quando ci sono delle intimidazioni eversive e delle minacce alla sicurezza dello Stato. Su questo Meloni troverà il M5s compatto e in prima linea per assicurare unità e forza allo Stato».
Un’altra cosa secondo Conte «sono gli avvenimenti accaduti. Su quello lei non deve fare il leader di partito, ma il presidente del Consiglio. Per questo «deve invitare i suoi fedelissimi Delmastro e Donzelli a dimettersi», perché «hanno dimostrato di essere superficiali e inadeguati nei ruoli che rivestono. Non possono utilizzare informazioni ancorché non segrete ma comunque riservate e non divulgabili – ha concluso – che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini per fini di lotta politica».
Sul Pd, l’ex presidente del Consiglio ha detto: I candidati alla segreteria del Pd “hanno bisogno di parlarsi in modo chiaro, aperto ed esprimere un’identità e un’azione chiara. Non possono concludere il congresso mettendo sullo stesso piano e dialogando con tutti, con il terzo polo, o meglio col sesto polo, e col M5s, con chiunque ci sta. Bisogna avere un’identità, noi ce l’abbiamo e chiediamo loro che la esprimano per poter costruire progetti politici seri e coerenti, gli unici che possono avere la fiducia dei cittadini”.
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