I veti di Conte (M5s): "Se il Pd pensa al Campo Largo con Azione e Italia Viva noi non ci saremo"
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I veti di Conte (M5s): "Se il Pd pensa al Campo Largo con Azione e Italia Viva noi non ci saremo"

Alla conferenza stampa di presentazione di Donatella Bianchi Giuseppe Conte dice che M5s non sarà alleato con Calenda e Renzi e invita il Pd a scegliere

I veti di Conte (M5s): "Se il Pd pensa al Campo Largo con Azione e Italia Viva noi non ci saremo"
Giuseppe Conte e Donatella Bianchi
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12 Gennaio 2023 - 19.35


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I veti incrociati hanno portato la peggiore destra, minoranza nel paese, a sfruttare le divisioni per vincere e avere la maggioranza assoluta. Ma la lezione, evidentemente, non è servita a nulla. E a forza di veti incrociati c’è la forte possibilità che Lazio e Lombardia possano finire nelle mani della destra, nonostante i disastri del governo Meloni.

Giuseppe Conte chiarisce che se il Congresso del Pd sceglierà il cosiddetto “campo largo”, il Movimento Cinque Stelle non sarà disponibile a un’intesa che preveda una convivenza con Italia Viva e Azione.

“Il nostro programma riformista non ha nulla a che vedere con l’orientamento legittimo di Iv e Azione – ha dichiarato il leader pentastellato – lo dimostra l’inizio di questa legislatura: non hanno mai o quasi mai votato con noi, più facile che si trovino a votare col centrodestra e le forze di maggioranza”.

“Rispetto il percorso congressuale delle altre forze politiche, in questo caso del Pd. Non mi pronuncio sulle modalità, sicuramente noi abbiamo sperimentato come modalità efficace quella di coinvolgere costantemente gli iscritti con la democrazia diretta digitale”.

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Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa per la presentazione della candidatura di Donatella Bianchi alla presidenza della Regione Lazio. 


 
“In una prospettiva futura, visto che si parla spesso di battere le destre, credo che le forze progressiste debbano avere le idee chiare: l’auspicio è che ci sia una discussione vera, rifondativa. Alcuni esponenti hanno lamentato la mancanza di una vera discussione che abbracci una nuova prospettiva, una nuova identità e che c’è il rischio di limitarsi a scegliere un nuovo segretario. Da esterno non disinteressato – ha sottolineato ancora l’ex presidente del Consiglio – invito il Pd a svolgere il lavoro congressuale e ad approfondire il tema di quale traiettoria politica vedono, in particolare per il rapporto con altre forze politiche. Non vorrei che concludessero avendo come prospettiva il campo largo e quindi l’idea che il M5S possa convivere con Iv e Azione. 
 


“Il nostro programma riformista non ha nulla a che vedere con l’orientamento legittimo di Iv e Azione, lo dimostra l’inizio di questa legislatura: non hanno mai o quasi mai votato con noi, più facile che si trovino a votare col centrodestra e le forze di maggioranza”.

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“Quindi non vorrei – ha concluso Conte sempre a proposito del congresso del Pd – che fare tutto il lavoro congressuale e poi dire parleremo, vedremo, significasse che abbiano fatto un congresso per nulla, ma è sicuro che noi con l’efficientismo pragmatista con venature anche affariste non ci abbiamo nulla a che fare”.

Sulle province siederemo al tavolo per riforma
 “L’ultima riforma ha lasciato le province in un limbo. Tutte le forze politiche devono impegnarsi e non lasciare una riforma a mezza strada”. Elezioni diretta? “Ci siederemo al tavolo con spirito costruttivo per ripensarle, ma non vogliamo che sia un poltronificio. Insomma non devono diventare uno sbocco occupazionale per i partiti”. Ha detto Giuseppe Conte.


 
Donatella Bianchi nome che mantiene alta nostra asticella

 “Quello di Donatella Bianchi non è un nome fatto a caso ma risponde alla richiesta di mantenere alta l’asticella dell’amministrazione della res publica da parte del M5S. Non siamo per il voto utile o il meno peggio, con queste logiche non si va da nessuna parte perché i cittadini vogliono risposte chiare e impegni coerenti. Questa è la ragione per cui per noi non basta dirsi progressisti, bisogna agire da progressisti e noi lo abbiamo fatto con un percorso lineare: abbiamo subito fatto un appello alle forze politiche, sociali e civiche, alcuni amici hanno accolto questo appello e insieme abbiamo lavorato insieme al programma anche per trovare la candidatura che ne fosse interprete ideale”.

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“Il Lazio è pronto a respirare un’aria nuova con Donatella Bianchi”, ha sottolineato.

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