Renzi: "Non lasciare la politica fu un errore ma tanti mi chiesero di restare..."
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Renzi: "Non lasciare la politica fu un errore ma tanti mi chiesero di restare..."

 Il leader e senatore di Italia viva Matteo Renzi spiega perché dopo la sconfitta nel referendum non abbandonò la politica come promesso

Renzi: "Non lasciare la politica fu un errore ma tanti mi chiesero di restare..."
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30 Dicembre 2022 - 12.15


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Aveva detto che avrebbe ladsciato la politica perché lui non era come gli altri. E invece sta ancora in parlamento, a dimostrazione che è come tutti gli altri che promettono ma non fanno.

Dopo averlo annunciato, Matteo Renzi, non ha smesso di fare politica perché «forse per la prima volta nella mia vita, quando ho lasciato palazzo Chigi dopo aver perso il referendum costituzionale, non voglio dire che ho perso lucidità, ma ero davvero molto combattuto. Io volevo smettere del tutto. E oggi sono convinto che se lo avessi fatto per me personalmente sarebbe stato molto meglio».

 Il leader e senatore di Italia viva lo ha detto in un’intervista a «Il Venerdì». Paolo Gentiloni «che stava diventando presidente al posto mio, mi disse: se smetti, non sai che cosa ti faranno. Ma non e’ stato questo decisivo. Decisivo è stato il fatto che in quei giorni arrivarono 27 mila email che mi chiedevano di restare. Così come me lo chiedevano tutti i miei amici. E poi il referendum io l’ho perso, ma quelli che avevano detto `sì` alla riforma erano stati comunque 13 milioni di italiani. Voglio dire: così come tanti mi odiavano, una parte minore, ma comunque rilevante, mi voleva bene. Ma può anche darsi che queste fossero soltanto scuse che mi sono dato. Resta il fatto – ha aggiunto – che mi sono fatto convincere che il mio mondo avesse bisogno di me, e invece non era vero niente». 

L’ex premier ha quindi spiegato che aveva «delle offerte per andare a lavorare in America, a lavorare nel mondo della finanza, come sempre in questi casi. Andare a fare un po’ di soldi, insomma, e un’esperienza all’estero. Col senno di poi e’ stato un grosso errore».

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