Bonelli (Ev): "Nessun accordo con Conte, ma lavoriamo a un fronte largo contro la destra"
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Bonelli (Ev): "Nessun accordo con Conte, ma lavoriamo a un fronte largo contro la destra"

Bonelli: "D'Amato si fa dare la linea programmatica da Calenda? È il caso che risponda pubblicamente. Per noi vale il piano rifiuti del Lazio approvato dalla giunta Zingaretti che non prevede gli inceneritori".

Bonelli (Ev): "Nessun accordo con Conte, ma lavoriamo a un fronte largo contro la destra"
Angelo Bonelli
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11 Novembre 2022 - 15.03


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Angelo Bonelli, co-portavoce Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha smentito le voci su un possibile accordo elettorale con Giuseppe Conte, in vista delle prossime elezioni regionali.

«Sono apparse notizie di stampa di un accordo tra Conte e Bonelli. Smentisco questa notizia: non c’è nessun accordo elettorale. Ho lavorato e continuerò a lavorare affinché si possa costruire un fronte largo con una comune condivisione programmatica per essere alternativi e vincenti rispetto alla destra».

«Il sistema elettorale delle regionali è a turno unico se si va divisi consegnamo le regioni alla destra dopo aver regalato il governo dell’Italia a Salvini e Meloni. Questa preoccupazione non può essere solo mia, purtroppo prendo atto che si sono riprodotte le logiche divisive che hanno portato alla vittoria della destra alle elezioni del 25 settembre. Calenda nel Lazio in modo improvvido, irresponsabile e arrogante detta la linea programmatica al candidato della presidenza della Regione Lazio».

«D’Amato si fa dare la linea programmatica da Calenda? È il caso che risponda pubblicamente. Per noi vale il piano rifiuti del Lazio approvato dalla giunta Zingaretti che non prevede gli inceneritori e aggiungo che dal nostro punto di vista la regione Lazio dovrà dire no ad ospitare le centrali nucleari che invece Calenda vuole realizzare. Infine ricordo al Pd che noi di Alleanza Verdi e sinistra abbiamo fatto l’alleanza insieme alle politiche portando un contributo di oltre 1 milione di voti e i Verdi hanno portato i loro voti contribuendo alla vittoria dei sindaci da Milano, Roma, Taranto o Napoli. Altri come Calenda sono sempre stati da un’altra parte».

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