Cecilia D'Elia: "Nel Pd il nodo donne è irrisolto ma i diritti sono a sinistra"
Top

Cecilia D'Elia: "Nel Pd il nodo donne è irrisolto ma i diritti sono a sinistra"

Cecilia D'Elia, deputata e portavoce della Conferenza delle donne Pd parla di Giorgia Meloni premier e delle contraddizioni a sinistra

Cecilia D'Elia: "Nel Pd  il nodo donne è irrisolto ma i diritti sono a sinistra"
Cecilia D'Elia
Preroll

globalist Modifica articolo

24 Ottobre 2022 - 17.21


ATF

Un’estremista di destra donna significa che le donne hanno vinto le loro battaglie? “Giorgia Meloni è la prima donna a presiedere palazzo Chigi «è un fatto storico importante. Questo è oggettivo. Penso che sia un segno di apertura e di novità. Allo stesso tempo, penso che lei stessa sconfessi questo traguardo”. 

A parlarne è Cecilia D’Elia, deputata e portavoce della Conferenza delle donne Pd. «Intanto, Meloni si fa nominare al maschile, usando l’articolo `il´ al posto del `la´ nell’accompagnare il titolo di presidente del consiglio», osserva l’esponente dem. 

«Poi c’è la matrice politica», aggiunge D’Elia: «Ad esempio, far accompagnare il concetto di pari opportunità a quello di natalità ripropone la vecchia funzione assegnata alle donne», quella di madre e custode del focolare”. Il varo del primo governo a guida femminile ha riaperto il dibattito interno al partito sulla rappresentanza di genere dentro gli organi statutari e in Parlamento. Non senza polemiche, soprattutto da quelle esponenti che si sono trovate tagliate fuori da Camere e Senato. L’accusa è che il partito non faccia abbastanza per garantire la possibilità di competere internamente anche alle donne. 

«Meloni a Palazzo Chigi è vissuto come uno smacco, ma anche come una sfida per il nostro campo. C’è un nodo irrisolto nel rapporto fra il Partito Democratico e le donne, la capacità di rappresentare le domande e i desideri delle donne, ma anche nel modo di essere nel partito e di selezionare il gruppo dirigente. Tuttavia, da questo non si può far discendere una discussione che liquida la storia lunga e importante delle donne della sinistra. I diritti acquisiti sono spesso il frutto di battaglie fatte e vinte dalle donne di sinistra, con le donne dei movimenti e della società, le donne del popolo, e hanno avuto spesso le donne di destra come avversarie, fatta eccezione per la battaglia contro la violenza di genere», ricorda ancora Cecilia D’Elia

«Pur riconoscendo il valore simbolico che rappresenta la prima donna presidente del consiglio, dobbiamo chiederci se ciò libera davvero la strada per tutte le altre. Il punto è la personale capacità di competere con gli uomini o la forza collettiva che mette in discussione nodi strutturali e modi di essere del potere? Meloni può rompere il cosiddetto tetto di cristallo, ma l’esito paradossale è che può rafforzare, con le sue scelte politiche, le fondamenta dell’edificio». 

Anche da questo punto di vista, il congresso che si sta per aprire potrebbe rappresentare una opportunità. «Avremo una discussione come donne democratiche dentro il congresso. Il Pd ha eletto meno donne, in un contesto complessivo in cui la rappresentanza femminile è diminuita in Parlamento per la prima volta in vent’anni. E Fratelli d’Italia ha la percentuale più bassa di donne fra i suoi parlamentari. Da questo punto di vista il taglio della rappresentanza l’hanno pagato di più le donne rispetto agli uomini. Il tema è cambiare il partito e anche il modo in cui le donne scelgono di stare nel partito. Anche per questo abbiamo ricostruito un luogo autonomo delle donne», la Conferenza delle donne democratiche. 

Per D’Elia, «La scommessa, per me, è costruire un nuovo modo di essere del partito e una nuova forza collettiva delle donne. Attraverso un congresso che, io per prima, chiedo sia vero, molto aperto alla società. Aprirsi, dunque, valorizzando un percorso importante di elaborazione di proposte che abbiamo fatto per le donne. Sul Pnrr, sulla parità di genere, sulle infrastrutture sociali, sui congedi parentali. Abbiamo difeso i diritti che la destra oggi mette in discussione, come quello sull’aborto. Nonostante Meloni e Roccella tentino di tranquillizzare, è evidente che dove governano, in Italia e nel mondo, – perché Meloni è rappresentante di una destra che, in alcuni Paesi, si mostra retriva sui diritti delle donne – quei diritti sono rimessi in discussione». Un lavoro e una battaglia da fare anche in Parlamento: «Sì. Occorre organizzare l’opposizione, in Parlamento e nel Paese. Abbiamo l’opportunità di fare una discussione vera, dall’opposizione».

Native

Articoli correlati