Caterina Cerroni, 31 anni è tra i pochi under 35 inseriti nelle liste elettorali dal Pd. In un’intervista a La Repubblica, Cerroni ha raccontato “la battaglia” che ha permesso ai più giovani di farsi largo.
Inserire dei capilista giovani nel Pd è stato “l’esito di una battaglia”, dichiara la dem Caterina Cerroni, 31 anni, tra gli under 35 scelti dal segretario Enrico Letta in vista delle prossime elezioni politiche. “Negli ultimi giorni di definizione delle liste – racconta a `La Repubblica´ – era iniziato a emergere un problema. Così abbiamo chiesto uno spazio minimo e abbiamo unito le forze”.
Cerroni rivela che “è stato difficilissimo inserirsi con i rinvii della direzione mentre i delegati erano già lì presenti e montavano le polemiche”. I temi cardine che porterà avanti in campagna elettorale sono “lotta alla precarietà giovanile, con riforme dello stage e dell’apprendistato e la questione del salario minimo da affrontare”. E poi “tutela ambientale e transizione ecologica”.
Infine: “Scuola e università da riportare al centro dell’agenda”. I giovani del Pd avevano presentato un documento di protesta per la loro scarsa rappresentanza nel partito. “Prima del nostro documento il tema dei giovani nel Pd era assente”, dichiara al `Qn´ la coordinatrice nazionale dei Giovani del Pd.
“Senza alzare la voce, saremmo stati sacrificati ancora una volta”, aggiunge. Con il taglio dei parlamentari “gli spazi sono pochi – ammette – e, in questi casi, si sacrifica il rinnovamento, giustificandolo con l’allargamento della coalizione”. A Letta, Cerroni ha detto che “non ci stavamo a fare né gli schiavi volontari né essere messi in lista senza speranza di elezione”.
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