Elezioni, Berlusconi rispolvera la vecchia ricetta: false promesse e tanto vittimismo
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Elezioni, Berlusconi rispolvera la vecchia ricetta: false promesse e tanto vittimismo

Il padrone di Forza Italia: "Da parte delle sinistre vedo i prodromi di una campagna solo di denigrazione dell'avversario"

Elezioni, Berlusconi rispolvera la vecchia ricetta: false promesse e tanto vittimismo
Silvio Berlusconi
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7 Agosto 2022 - 11.42


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Berlusconi la butta sul vittimismo che è l’arte che gli riesce meglio dal 1994 in poi, dimenticando che se un qualsiasi cittadino avesse combinato quello che ha combinato lui a quest’ora non sarebbe in condizioni di andare in tv e sui media a lanciare i proclami ma nella migliore delle ipotesi sarebbe andato in convento ad espiare.

Il prossimo premier «sarà una proposta che spetta a chi nella coalizione ha preso più voti, naturalmente in accordo con gli alleati. E poi sarà il capo dello Stato a prendere la decisione definitiva»

Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. «Da parte delle sinistre vedo i prodromi di una campagna solo di denigrazione dell’avversario. Non riescono a dire nulla sul loro programma. Forse perché sono in disaccordo su tutto. Da parte nostra invece parliamo di contenuti, del nostro progetto per far ripartire l’Italia. E lo facciamo con un linguaggio sereno e rispettoso», aggiunge. 

Alla domanda su cosa abbiano in comune con lui i leader di Fratelli d’Italia e Lega, dice: «Giorgia, la determinazione e il coraggio, Matteo la capacità di parlare agli italiani e anche quella di saper ascoltare». 

A Meloni che invita gli alleati a non fare promesse elettorali irrealizzabili «non ho nulla da rispondere perché sono certo che quella frase non si riferisse a noi. Dico però che sono perfettamente d’accordo: i nostri sono progetti del tutto realistici, si finanziano con tagli alle spese perfettamente realizzabili», osserva. E infatti le 1000 euro al mese di pensioni per tutti le finanzia Babbo Natale.

Una fusione tra Forza Italia e Lega? «No, siamo due forze diverse, con culture politiche diverse e ci rivolgiamo ad elettorati diversi», chiosa.

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