Elezioni, il Pd lancia un appello all'unità e Calenda alza la posta: "Non basta, vediamoci"
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Elezioni, il Pd lancia un appello all'unità e Calenda alza la posta: "Non basta, vediamoci"

Calenda: “Esiste una profonda differenza tra alleanza e sottomissione. Nel primo caso si discute e si trova un compromesso, nel secondo non saprei dire. Non appartiene alla nostra cultura”.

Elezioni, il Pd lancia un appello all'unità e Calenda alza la posta: "Non basta, vediamoci"
Enrico Letta
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1 Agosto 2022 - 18.18


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C’è aria di rottura tra Pd e Azione, con Carlo Calenda che continua a voler dettare la linea sulle alleanze del partito guidato da Letta. In sostanza, Sinistra Italiana e Verdi devono stare fuori.

L’appello del Pd

Il Partito democratico, al termine del vertice, lancia un altro accorato appello “alle forze politiche con cui, dopo le dimissioni del governo Draghi, si è lavorato per far nascere un campo di forze democratiche e civiche”.


I dem chiedono di costruire un’alleanza “senza veti reciproci” e di evitare “ogni divisione che rappresenterebbe un regalo alla destra”. Parole che sembrano dirette in particolare a Carlo Calenda. Il leader di Azione, contrario a qualsiasi alleanza con i fuorisciti dal Movimento Cinque Stelle come Di Maio e Fico e con esponenti di forze “contro” Draghi come Fratoianni e Bonelli, dovrebbe decidere a breve se accettare o meno di “correre” insieme al Pd.

La replica di Calenda e Della Vedova

L’appello della segreteria del Pd non rappresenta una risposta ai temi politici che abbiamo posto ieri al segretario Letta. Risulta poco credibile, peraltro, il riferimento a un’alleanza nel solco di Draghi mentre si mantiene come prioritario l’accordo con forze che sono state sempre all’opposizione del governo Draghi. Vedremo se una risposta ci sarà e quale sarà. Restiamo in attesa”. Lo affermano i segretari di Azione e +Europa, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova.

Il tweet del leader di Azione scritto in mattinata

“Esiste una profonda differenza tra alleanza e sottomissione. Nel primo caso si discute e si trova un compromesso, nel secondo non saprei dire. Non appartiene alla nostra cultura”. Intanto, Enrico Letta ha convocato la direzione del Pd per discutere delle future mosse del partite, in vista di un possibile no definitivo di Calenda.

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