Cuppi (Pd): "Il messaggio di Fratelli d'Italia è pericoloso, a rischio la Costituzione"
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Cuppi (Pd): "Il messaggio di Fratelli d'Italia è pericoloso, a rischio la Costituzione"

Le parole di Valentina Cuppi, presidente del Pd e sindaca di Marzabotto, il comune che è stato teatro del grande eccidio nazifascista nel 1944.

Cuppi (Pd): "Il messaggio di Fratelli d'Italia è pericoloso, a rischio la Costituzione"
Valentina Cuppi
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31 Luglio 2022 - 11.33


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Lei lo sa bene, perché la sua gente ha conosciuto gli orrori totalitari e non è insensibile verso coloro che non hanno mai chiaramente rotto con il fascismo o vanno dietro allo Zar imperialista sostenitore del nuovo fascismo e del nuovo nazismo Vladimir Putin.

«La posta in gioco è alta, in ballo c’è la nostra Costituzione. Il messaggio di Fratelli d’Italia è lo stesso di Orban, un pensiero molto pericoloso. Possiamo vincere con candidature credibili». Lo dice in un’intervista al dorso bolognese di Repubblica, Valentina Cuppi, presidente del Pd e sindaca di Marzabotto, il comune che è stato teatro del grande eccidio nazifascista nel 1944.

Per Cuppi, «oggi si confrontano due visioni del mondo alternative. Una fatta di discriminazione e gerarchie tra esseri umani, l’altra, la nostra, fatta di diritti sociali e civili per tutti. Fascismo non significa fare espressamente riferimento a Mussolini, posto che Paolo Berizzi ha già messo in luce le relazioni di FdI con forze neofasciste». Secondo Cuppi, «Fdi contrappone il sostegno alla natalità allo Ius soli, il messaggio è lo stesso di Orban. Hanno un programma xenofobo e discriminante, è un pensiero molto pericoloso».

Nei giorni in cui a Bologna si decidono le candidature nelle liste Pd, Cuppi dice che «dobbiamo attrezzarci sapendo che conterà la credibilità del candidato per vincere. Il legame con il territorio e la prossimità sono fondamentali e ciò vale anche per le scelte che si faranno». E «non basta dire» qualcosa di sinistra, ma «bisogna fare» cose di sinistra come «abolizione del superticket, aumento delle buste paga, battaglia per il ddl Zan, salario minimo, ius scholae, lotta alla precarietà».

«Oggi le persone chiedono questo – spiega – radicalità e coerenza». «C’è in gioco la nostra Costituzione – conclude – che potrebbe essere cambiata da una maggioranza che ha dimostrato di non condividere appieno i valori e i principi che i nostri padri costituenti scrissero dopo aver lottato per avere democrazia e libertà».

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