Elezioni, Renzi: "E' caduto il veto del Pd? Si saranno fatti due conti..."
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Elezioni, Renzi: "E' caduto il veto del Pd? Si saranno fatti due conti..."

Matteo Renzi: "Penso che se vuoi sconfiggere la destra e immagini di mettere insieme persone senza un'idea condivisa perdi, tu devi avere una idea. Se Italia Viva va da sola ha la certezza di fare almeno il 5%".

Elezioni, Renzi: "E' caduto il veto del Pd? Si saranno fatti due conti..."
Matteo Renzi
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28 Luglio 2022 - 10.13


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In una lunga intervista a Rai3, Matteo Renzi ha parlato del prossimo appuntamento elettorale, concentrandosi inizialmente sull’avversario da battere – almeno secondo i sondaggi.

“Meloni può fare il premier? Io spero di no, lavorerò perché non lo sia. Farò di tutto perché non lo sia, ma se sarà Giorgia Meloni rispetterò il voto. Se vuoi evitare che Meloni diventi presidente Consiglio non devi evocare l’incubo del fascismo. Io vorrei sconfiggere Meloni, non con i fantasmi, ma con i contenuti”.

Berlusconi presidente di Palazzo Madama lo voterebbe? “Dai, siamo seri, no. Ma io dico per lui, non ho mai votato Berlusconi, ma oggi Berlusconi va aiutato a fare il padre nobile, vederlo staccare la spina al governo Draghi mi spiace, chi gli sta accanto dovrebbe consigliarlo meglio. Berlusconi ha guidato più governi di tutti, ha una sua riconoscibilità a livello internazionale, lo vuoi rimettere nell’agone politico?”. 

“Penso che se vuoi sconfiggere la destra e immagini di mettere insieme persone senza un’idea condivisa perdi, tu devi avere una idea. Se Italia Viva va da sola ha la certezza di fare almeno il 5%, ma io non faccio politica per un seggio, vorrei parlare di idee”, ha chiosato Renzi confermando di candidarsi.

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“Sono rimasto colpito perché al tavolo del consiglio europeo vanno i primi ministri e con alcuni ci scriviamo. Quando arrivò Draghi un premier mi disse: `Quando parla Draghi noi prendiamo appunti, quando parlava Conte andavamo a prendere il caffè´. Ecco, io vorrei ripartire da Draghi”. 

“Beppe Sala è un bravo sindaco, mai dimenticherò lo sforzo comune che abbiamo fatto per far partire l’Expo. Di Maio ha lasciato i cinquestelle ma è quanto di più lontano da me, voglio capire quali sono le idee”.

“Ho parlato a lungo con Letta in due momenti: quando c’era da candidarlo a Siena e durante la vicenda del Quirinale. Nei giorni scorsi il Pd ha scritto su tutti i giornali che Renzi è un problema, Letta mi ha chiamato tre giorni dopo e mi ha detto `non so che cosa fare, ci sentiremo´. Se uno non ti vuole invitare a cena che fai bussi? Non mi voglio imbucare”. 

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