Cinque stelle spaccati. L'Europa si prepara a un nuovo invio di armi all'Ucraina. Conte cosa farà?
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Cinque stelle spaccati. L'Europa si prepara a un nuovo invio di armi all'Ucraina. Conte cosa farà?

La decisione europea sugli strumenti militari che verranno mandati a Kiev si legge nella prima bozza delle conclusioni del vertice europeo del 23 e 24 giugno

Cinque stelle spaccati. L'Europa si prepara a un nuovo invio di armi all'Ucraina. Conte cosa farà?
Giuseppe Conte
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20 Giugno 2022 - 14.39


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“L’Unione europea resta fortemente impegnata a provvedere ad un ulteriore supporto militare per aiutare l’Ucraina nella sua azione di auto-difesa contro l’aggressione russa e nella sua azione di difesa dell’integrità e sovranità territoriale”, si legge nella prima bozza delle conclusioni del vertice europeo del 23 e 24 giugno.

Il testo, nel paragrafo dedicato all’Ucraina, al punto 8, fa esplicito riferimento alla invio di ulteriori aiuti militari a Kiev e, in un periodo messo tra parentesi spiega che “a tal fine l’Ue fa appello all’aumento del sostegno militare nell’ambito del fondo European Peace Facility”.

Una scelta che mette in difficoltà il Movimento 5 stelle, che, invece, sull’argomento è diviso. Due giorni fa, è circolata una bozza di risoluzione redatta da alcuni senatori pentastellati – mentre alcuni grillini negano che fosse condivisa e che il partito ci stesse lavorando – che chiedeva al governo, in vista del vertice europeo del 23 e 24 giugno, lo stop alle armi a Kiev. Una bozza che ha creato polemiche all’interno del Movimento, soprattutto dopo le dichiarazioni del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha detto che “mette a repentaglio la sicurezza dell’Italia”. Dichiarazioni che hanno spaccato i Cinque stelle, che hanno convocato il Consiglio nazionale del Movimento per decidere se espellere Di Maio.

Leggi anche:  Conte (M5s): "Dal Pd vogliamo un progetto serio, chiaro e rigoroso. Von der Leyen? Basta con la transizione militare"

I membri del Movimento 5 stelle delle commissioni Politiche Ue e Esteri non sono d’accordo sulla linea da tenere oggi, al vertice di maggioranza, sulla risoluzione da votare sulle comunicazioni del premier, Mario Draghi, alla vigilia del Consiglio Europeo. Diversi esponenti pentastellati vogliono che nel testo si scriva, nero su bianco, che il premier dovrà passare dal parlamento alla vigilia di consessi internazionali decisivi sul conflitto ucraino e che, soprattutto, le Camere si esprimano con un nuovo voto qualora ci fosse la necessità di inviare nuove forniture militari a Kiev. Alcuni esponenti M5s avrebbero espresso forti dubbi, sostenendo che, con una richiesta simile, il presidente del Consiglio ne uscirebbe “commissariato” e il governo “depotenziato”. Al termine della riunione, viene riportato all’agenzia stampa Adnkronos da alcuni presenti, è stato deciso comunque di proporre questa linea nella riunione di maggioranza di oggi, anche se – su questo pochi i dubbi – i 5 Stelle sono convinti che il governo la stroncherà.

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