Scotto (Articolo Uno): "Il rapporto con M5s resta strategico, tifo per un loro chiarimento politico"
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Scotto (Articolo Uno): "Il rapporto con M5s resta strategico, tifo per un loro chiarimento politico"

Arturo Scotto, coordinatore di Articolo Uno, parla delle tensioni che attraversano i 5 Stelle: "Mi pare che Calenda e Renzi mirino a buttare fuori pezzi del fronte progressista...

Scotto (Articolo Uno): "Il rapporto con M5s resta strategico, tifo per un loro chiarimento politico"
Arturo Scotto
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17 Giugno 2022 - 19.32


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Fronte progressista e campo largo, ci sono prospettive?  «Io tifo perché nei 5 Stelle avvenga un chiarimento politico. La difficoltà che vive M5S si risolve con la politica e non con le questioni organizzative… Se è chiaro l’asse politico, se la barra è dritta sul campo progressista, i 5 stelle possono ritrovare l’unità. Cosa che io auspico perché una scissione sarebbe un fatto negativo per tutto il campo progressista». 

Così Arturo Scotto, coordinatore di Articolo Uno, parla delle tensioni che attraversano i 5 Stelle.

«Per noi -dice – resta strategico il rapporto con i 5 Stelle, abbiamo sempre puntato a tenere in piedi questo asse `giallorosso´. La crisi dei 5 Stelle non è scontro tra personalità, ma devono chiarirsi fino in fondo su cosa vogliono fare, su come vogliono affrontare i prossimi mesi di legislatura che sono difficili per tutti: per loro, per noi, per il Pd non è semplice stare al governo in un’alleanza innaturale. Come reggiamo? Come orientiamo l’azione di governo? La mia proposta è una convenzione programmatica, adesso, per fissare i 3-4 punti per i mesi di fine legislatura – dal caro vita al salario minimo, l’ambiente – e quindi impostare quelli della campagna elettorale, impostare un’idea di Paese».

Scotto, ma non è che dietro alle tensioni dei 5 Stelle c’è lo scontro sui 2 mandati? «Il limite dei mandati storicamente è una consuetudine nei partiti della sinistra, penso che sia una regola giusta. Se dipendesse da me però, dico anche chi ha fatto il ministro per 5 anni o il presidente della Camera ha il dovere di confrontarsi con l’elettorato, il dovere di una verifica con gli elettori sugli anni di governo».

 Scotto, ma Calenda e Renzi ci sono o no nel campo progressista? «Mi pare che Calenda e Renzi mirino a buttare fuori pezzi del fronte progressista… Questo vuol dire far vincere Meloni e Salvini. Io sono per buttare dentro e non per buttare fuori ma bisogna intendersi su quale idea di Paese. Se dicono di abolire il reddito di cittadinanza, io gli rispondo che sono fuori come un balcone, che non sanno nulla di come sta il Paese. Se sulla delega fiscale Iv e Azione fanno asse con Lega e Fi, io dico che si è persa un’occasione per un fisco più equo. Sono questi i temi su cui si costruisce il campo largo».

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