Per anni ha fatto l’uomo sandwich di Putin e su questo ‘grande amore’ ci sono molti dubbi e qualche malizia, come le parole di Savoini al Metropol di Mosca autorizzano a pensare.
Ma sia quello che sia l’unico dato certo è che dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina Salvini non ha mai condannato direttamente Putin chiamandolo per nome, ha cercato di mettersi di traverso sulle armi a Kiev, ha cercato di mettersi di traverso sulle sanzioni alla Russia e ha tentato di mettersi di traverso all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Ossia tutte posizioni che favoriscono solo una delle due parti: la Russia di Putin.
Ma Capitan Nutella non è sazio: «Quando decidi di sanzionare qualcuno lo fai solitamente per danneggiare questo qualcuno, i numeri dicono che le sanzioni, fino ad oggi, invece, stanno danneggiando l’Italia e non la Russia. È aumentato nel mese di aprile del 118% il valore delle esportazioni dalla Russia all’Italia ed è diminuito del 48% quello dall’Italia alla Russia, quindi stiamo danneggiando sulla carta qualcuno ma in realtà stiamo danneggiando noi stessi».
Così il leader della Lega Matteo Salvini, a Palermo, alle Terrazze di Mondello, parlando delle sanzioni alla Russia, a margine di un incontro per la presentazione dei candidati della lista `Prima l’Italia´ a sostegno del candidato del centrodestra Roberto Lagalla. Già che c’è e che è così intimo con i russi potrebbe chiedere a Putin e Lavrov perché ogni giorno di più in cambio di qualche concessione continuano a chiedere la fine delle sanzioni. O non vogliono guadagnare o Salvini ha detto una montagna di stupidaggini, ovviamente leggendo i dati come dice lui.
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