A Verona guidata dalla destra, Gazebo filo-russi in piazza Bra: la protesta di più Europa
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A Verona guidata dalla destra, Gazebo filo-russi in piazza Bra: la protesta di più Europa

La preoccupazione di Più Europa: "Un chiaro segno a favore della spietata invasione russa in Ucraina".

A Verona guidata dalla destra, Gazebo filo-russi in piazza Bra: la protesta di più Europa
Gazebo a Bra
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18 Aprile 2022 - 16.21


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Verona continua a fare notizia per le sue posizioni oscurantiste e reazionarie.

Marina Sorina e Lorenzo Dalai, candidati al Consiglio Comunale per Più Europa Verona hanno raccontato: “Abbiamo appreso con stupore e forte preoccupazione come nella nostra città, nella centralissima piazza Brà, l’attuale amministrazione di Verona abbia autorizzato un gazebo che ha sventolato le bandiere delle autoproclamate, e non riconosciute da alcuno, repubbliche di Donetsk e Lugansk: un chiaro segno a favore della spietata invasione russa in Ucraina”.

“L’aspetto più inquietante – aggiungono – è che la sedicente organizzazione, autorizzata ad occupare lo spazio pubblico (supponiamo che ci sia stata un’autorizzazione), vorrebbe ‘tutelare’ i bambini russofoni del Donbass. Questo proprio quando ogni giorno si apprende dai media che decine e decine di bambini ucraini, proprio in quelle terre, sono stati strappati alle loro famiglie e deportati in strutture russe con non ben precisati scopi, oggetto di indagini di organizzazioni internazionali, dall’Onu alla Corte Internazionale dell’Aja. Si tratta di interventi da parte dell’esercito russo al di fuori dal contesto degli aiuti umanitari e che si aggiungono alle brutali violenze, torture ed uccisioni della popolazione civile, oltre alla devastante distruzione del territorio. Si ravvisano, quindi, estremi per configurare crimini di guerra, e da più parti si è anche iniziato a parlare di genocidio nei confronti del popolo ucraino.

Chiediamo pertanto che l’amministrazione verifichi attentamente cosa è successo: se si è trattato di semplice svista, di mancata sorveglianza o di colpevole compiacenza. Nel contempo ci siamo attivati perché alcuni parlamentari sollevino il problema nelle sedi opportune.
Rileviamo, peraltro, che non è la prima volta che l’attuale amministrazione pecca di mancata sorveglianza, in quanto già sabato 9 aprile, durante la manifestazione No vax, una ‘giovane russa’, nota sostenitrice delle deliranti tesi panrusse, ha tenuto un vero e proprio comizio dalla scalinata di Palazzo Barbieri a favore di Putin e della sua guerra. La scalinata è usualmente interdetta a tutte le manifestazioni di carattere politico, perché parte dei luoghi istituzionali. Ma evidentemente per qualcuno non è così!”.

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