Lamorgese teme per la tenuta sociale del paese: "Lavoriamo per limitare l'impatto di guerra e crisi economica"
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Lamorgese teme per la tenuta sociale del paese: "Lavoriamo per limitare l'impatto di guerra e crisi economica"

Le democrazie non devono accettare tentativi di arretramento culturale e politico" ha dichiarato la ministra degli Interni, a margine della cerimonia per il 170esimo anniversario della polizia.

Lamorgese teme per la tenuta sociale del paese: "Lavoriamo per limitare l'impatto di guerra e crisi economica"
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12 Aprile 2022 - 13.47


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La combinazione tra crisi economica e instabilità politica, con il sottofondo rumoroso della situazione legata al Covid, rischia di destabilizzare l’equilibrio e la tenuta sociale del paese. Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno del governo Draghi, ha sottolineato le criticità di questo particolare momento storico.

La situazione di incertezza sul fronte economico e sociale che la guerra ha aperto, anche per i riflessi sul mercato energetico e sull’approvvigionamento di materie prime, potrebbe determinare un pesante impatto sulla produzione industriale, sulla crescita economica, sui livelli occupazionali e, quindi, sulla tenuta sociale del Paese”.

“Le democrazie non devono accettare questo tentativo di arretramento culturale e politico, anzi devono essere capaci di creare le condizioni affinché le conseguenze della guerra possano essere gestite limitando il più possibile l’impatto sociale di questa nuova crisi”, ha aggiunto partecipando alla cerimonia per il 170esimo anniversario della polizia.

“Oggi il nostro Paese – ha detto la Lamorgese – si trova a dover affrontare un’ulteriore emergenza: quella legata alla gravissima crisi bellica in atto nel nostro continente”. Citando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente alla cerimonia, ha sottolineato: “Questo conflitto costituisce un retrocedere della storia e della civiltà che mai avremmo immaginato in questo inizio di millennio”.

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“Dobbiamo scongiurare che i bambini e le donne che fuggono da quei teatri di guerra, rimangano preda di organizzazioni criminali intenzionate a farne oggetto di una turpe attività di traffico. In quest’opera, le forze di polizia sono tenute ad uno sforzo particolare e a mostrare, ancora una volta, la loro straordinaria professionalità”, ha concluso.

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