La tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è stata inserita nella Costituzione
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La tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è stata inserita nella Costituzione

Il Ministro della Transizione Ecologica: "Credo che oggi sia una giornata epocale. Ne sono molto contento come cittadino"

La tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è stata inserita nella Costituzione
Camera dei Deputati
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8 Febbraio 2022 - 19.44


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La Camera ha definitivamente approvato la modifica di due articoli della Costituzione, il 9 e il 41, per inserire la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi dentro la Carta. Il testo è passato con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti.

Il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha dichiarato: “Credo che oggi sia una giornata epocale, ne sono molto contento come cittadino e come proprietario di cani, gatti e pappagalli, assolutamente contento. Ma come Governo aggiungo che stiamo facendo uno sforzo enorme sul Pnrr, la transizione ecologica è un po’ questo: riuscire a fare una grande trasformazione che deceleri il riscaldamento, che freni certi eventi avversi a livello meteorologico, mantenendo la sostenibilità sociale”.

“È una sfida nella sfida – ha osservato incontrando la stampa alla Camera – ma tutte queste cose, però, sono previste dalla Costituzione: il lavoro, la società, i diritti delle nuove generazioni e l’ambiente. E questo ci dovrebbe anche concettualmente facilitare molto il lavoro”.

“Ho sostenuto con grande convinzione questa conquista – ha affermato – ma devo dare atto che è il frutto di un lavoro che viene da lontano e ringrazio il Parlamento”. Cingolani ha peraltro puntualizzato: “Il Governo crede assolutamente in questo cambiamento”.  Guardando alle modifiche introdotte alla Costituzione, agli articoli 9 e 41, ha osservato: “L’articolo 9 afferma il valore primario di tutelare la casa in cui viviamo, sancisce il diritto a un ambiente salubre. Molti Paesi del mondo hanno già fatto questa operazione e si tratta di un passaggio assolutamente necessario per un Paese come l’Italia che comunque sta guidando la trasformazione verso la sostenibilità. Ora aggiungiamo ambiente, biodiversità, ecosistema per le future generazioni, e la tutela degli animali. Mentre l’articolo 41 ci dice che l’iniziativa privata economica resta libera, ma è scritto ‘nero su bianco’ sulla Costituzione che non deve danneggiare e non deve essere a detrimento della salute e dell’ambiente”.

“La tutela dell’ambiente diventa principio costituzionale. La difesa del pianeta diventa la premessa alla piena realizzazione della persona. L’uomo, anche nella nostra Carta, riconosce che sono necessari limiti alla propria azione, pena la catastrofe. Poche lettere cambiano la gerarchia dei beni da tutelare. Un fatto importante, molto importante. Non un vincolo ma una condizione ed insieme un obbiettivo per la vita sociale ed economica”. Così Andrea Orlando, ministro del Lavoro, commenta sui social l’ok definitivo alla riforma della Costituzione.

“Il WWF accoglie con estrema soddisfazione la notizia della votazione favorevole della Camera sulla riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione che ritiene debbano essere il presupposto di un intervento organico per adeguare strumenti normativi vigenti a tutela della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali.  Da oggi, con la modifica all’art. 9 della Costituzione, la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali “anche nell’interesse delle future generazioni” entrano di diritto tra i principi fondamentali della nostra Repubblica. E’ quanto si legge in una nota del Wwf.  

“Il voto di oggi rappresenta un fatto storico. Finalmente la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della Repubblica a cui la legislazione futura si dovrà ispirare e a cui la legislazione passata si dovrà adeguare”, commenta Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia, che conclude: “Questa modifica costituzionale è un primo importantissimo passo che armonizza il nostro sistema con i principi formulati a livello europeo e internazionale e fatti propri dalla giurisprudenza costituzionale, di legittimità e di merito. Per dare concretezza a questi passaggi è ora necessario definire un sistema normativo organico e innovativo a tutela della natura d’Italia. Il nuovo assetto costituzionale rafforza significativamente il principio della sostenibilità, fin qui trattato solo in termini di dottrina e giurisprudenza, e crea il presupposto per aumentare il livello di salvaguardia del capitale naturale che costituisce la base insostituibile di tutte le nostre attività anche economiche”. 

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