Anche Toti a tappetino su Berlusconi: "Ha titolo per il Quirinale, no a pregiudizi contro di lui"
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Anche Toti a tappetino su Berlusconi: "Ha titolo per il Quirinale, no a pregiudizi contro di lui"

Il presidente della Regione Liguria di iscrive al coro degli adoratori di Silvio e confonde i pregiudizi con i giudizi e soprattutto con i fatti.

Anche Toti a tappetino su Berlusconi: "Ha titolo per il Quirinale, no a pregiudizi contro di lui"
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27 Dicembre 2021 - 10.11


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Si dicono liberali e moderati ma quando si parla di Silvio Berlusconi (condannato, sodale dei condannati, ancora sotto processo e che ha un passato di compravendita di parlamentari) tutti sugli attenti.

Del resto metà del centro-destra – Toti compreso – senza Berlusconi ora non sarebbe dove è e quindi dietro a Silvio diventano tutti o quasi soldatini sostenendo l’insostenibile.

 “Berlusconi è il fondatore della seconda Repubblica, è stato leader del centrodestra ed è uno dei più autorevoli politici italiani. Credo abbia tutti i titoli, se lo vorrà, per candidarsi. Poi vedremo le condizioni. Di certo, sulla sua candidatura non possono esserci pregiudizi”. Lo afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in un’intervista a ‘Libero’.

Letta, Conte e Speranza dicono che non può essere presidente della Repubblica chi ha avuto contrasti con i magistrati… “Sono motivazioni molto fragili”, replica il cofondatore di Coraggio Italia:

“Basta ricordare le picconate che il buon Francesco Cossiga dette al sistema giudiziario da presidente eletto. Che ci sia una dialettica tra poteri, e che Berlusconi l’abbia rappresentata, non può essere causa di esclusione. Poi, vale per lui quello che vale per Draghi: sarebbe meglio una larga convergenza, perché il presidente è l’arbitro e una maggioranza molto disomogenea rispetto a quella che oggi porta avanti il governo comporterebbe rischi di cui bisogna tenere conto”.

Non c’è nessuna dialettica di poteri: c’è una condanna passata in giudicato, ci sono processi in corso dove Berlusconi è accusato di aver manipolato i testimoni sul caso Ruby, c’è la vicenda dell’ex senatore De Gregorio che venne pagato per passare con il centro-destra, c’è una sentenza della Cassazione che afferma che la società di Berlusconi, tramite i buoni uffici di Dell’Utri, pagò Cosa Nostra per molti anni per evitare guai. C’è Dell’Utri, braccio destro di Berlusconi e da lui portato in Senato, condannato per fatti di mafia. Ci sono i suoi commensali delle famose cene eleganti di Arcore condannati per vicende di prostituzione visto che facevano a gara a portargli fanciulle e donnine, compresa la minorenne Ruby.

E poi c’è la storia della nipote di Mubarak: o Berlusconi ha mentito e allora non è degno di andare al Quirinale, o ha veramente creduto che la ragazzina dedita alla dolce vita fosse davvero la nipote di Mubarak e allora sarebbe troppo idiota per diventare Presidente della repubblica.

Scegliete voi.

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