Patuanelli (M5s): "Renzi punta a destra, non è realizzabile con lui una coalizione progressista"
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Patuanelli (M5s): "Renzi punta a destra, non è realizzabile con lui una coalizione progressista"

Il ministro capodelegazione M5s nel governo Draghi spiega anche che sarebbe auspicabile una donna al Quirinale

Stefano Patuanelli
Stefano Patuanelli
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21 Novembre 2021 - 10.37


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Parole pacate da un grillino che Calenda vede di buon occhio ma che potrebbe rappresentare anche il nuovo volto di un movimento che si lascia alle spalle demagoghi, agitatori, no vax e no euro per entrare stabilmente nel fronte progressista.

 “Il solo programma politico di Renzi è quello di distruggere il M5S. Il problema non è lui, ma l’idea che possa esistere un campo largo di forze politiche che vanno da Bersani allo stesso Renzi, passando per il M5S, senza capire che non è realizzabile”.
Cosi’ il ministro Stefano Patuanelli, capodelegazione M5s, in un’intervista al Corriere della Sera.

“Io capisco – aggiunge – che Iv ha influenza su molti eletti del Pd, ma è davvero miope non capire che Renzi userà l’occasione del governo Draghi, l’ultima che ha, per spostare l’asse progressista su posizioni sempre più vicine al centrodestra. Il referendum per abolire il reddito di cittadinanza è solo un assaggio. Non è un problema del M5S, ma di dare al Paese una proposta politica nuova, concreta e coerente: l’abbiamo vista tutti la percentuale di astensionismo dell’ultima tornata elettorale. Serve maggiore chiarezza da parte di tutti”.

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Una donna Capo dello Stato


“Noi abbiamo sempre detto che guardiamo a un campo preciso, composto da M5S, Pd e LeU. È ovvio che per eleggere il presidente della Repubblica serva anche un accordo con altre forze politiche. Io personalmente vorrei che il prossimo Capo dello Stato fosse una donna.”

Patuanelli ha anche detto che “questa legislatura deve arrivare alla scadenza naturale, per diverse ragioni che vanno dalla messa a terra del Pnrr al contrasto alla pandemia. Ciò detto, questo obiettivo non si raggiunge se le forze politiche singolarmente o a sottoinsiemi (Lega, Fi e Iv per fare esempi) antepongono interessi egoistici a quelli collettivi”

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