Speranza attacca Salvini sulla lotta al Covid: "E' un rumore di di fondo, lascia il tempo che trova"
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Speranza attacca Salvini sulla lotta al Covid: "E' un rumore di di fondo, lascia il tempo che trova"

Il ministro della Salute: "La lotta al virus è ancora una partita aperta e delicata, la crescita del 6% la fai se metti il Paese in sicurezza dalla pandemia".

Speranza e Salvini
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9 Ottobre 2021 - 10.35


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Va dato atto al ministro della salute di non essere mai entrato in una polemica, nonostante il suo nome sia stato messo in mezzo da no-vax, vecchi ‘aperturisti’ o dalla destra in generale.

Ma adesso Roberto Speranza tira una staffilata a Salvini, che sul Covid ha certamente straparlato: c’è da dire che la posizione nel governo del ministro è quella solida, mentre si può dire che Salvini ha perso ormai su tutti i fronti.

“Adesso tutta l’Italia è in zona bianca, abbiamo fatto un altro passo in avanti” ma “nessuno nel mondo dice che ne siamo fuori, la lotta al virus è ancora una partita aperta e delicata”.

Lo afferma il ministro della Salute Roberto Speranza.

Parlando della ripresa economica, spiega: “La crescita del 6% la fai se metti il Paese in sicurezza dalla pandemia. Stiamo entrando nella quarta settimana dalla riapertura delle scuole, possiamo parlare di tenuta, ma per un bilancio degli effetti è presto”.

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Sulle vaccinazioni il ministro sottolinea: “Siamo tra i primi Paesi nel mondo, davanti a Germania, Francia e Gran Bretagna” e si appella ai medici di famiglia: “Tocca a loro convincere gli incerti. Ogni giorno, vaccino dopo vaccino, avremo uno scudo un po’ più forte per proteggerci dal virus e potremo continuare il nostro percorso di riaperture graduali”.

Sulle riaperture, “il Cts ha dato un via libera di fondo, poi in cabina di regia c’era chi voleva riaprire tutto e chi consigliava di attenersi agli scienziati – prosegue Speranza – Draghi si è mosso di qualche punto percentuale rispetto al Cts, ma siamo ancora dentro un percorso di gradualità”. “Salvini è un rumore di fondo, lascia il tempo che trova. Non mi sembra che sposti granché. Il Cts aveva già dato il via libera ad allargare e se dobbiamo fare una discussione su un 10% di posti in più o in meno su cinema e stadi io nemmeno mi siedo al tavolo” afferma.

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E conclude: “Continuiamo a tenere l’attenzione alta, perché c’è l’incognita varianti. Ora abbiamo i vaccini e l’Rt è a 0,83. Ma in Gran Bretagna ci sono 40.000 casi al giorno e mille morti in Russia. Restiamo con i piedi per terra”.

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