Spadafora contro Conte: "Ci ha diviso: fare il premier una cosa, fare il capo politico un'altra"
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Spadafora contro Conte: "Ci ha diviso: fare il premier una cosa, fare il capo politico un'altra"

L'ex ministro prende posizione: "In questi quattro mesi ha impostato male il piano politico. Ci ha diviso decidendo di incontrare solo alcuni"

Vincenzo Spadafora
Vincenzo Spadafora
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2 Luglio 2021 - 12.01


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Dopo lo scisma interno al Movimento 5 Stelle, adesso la questione è sulle divisioni: c’è chi sta con il garante e cofondatore Beppe Grillo e chi sostiene l’ormai ex capo politico e premier Conte.

L’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sembra aver deciso da che parte stare.

“Conte è stato un ottimo presidente, apprezzato in Italia e all’estero, ha accompagnato il Paese nel momento più difficile con prudenza e saggezza. Fare il leader politico, però, è un altro mestiere”. Analizzando gli errori dell’ex premier, dice: “In questi quattro mesi ha impostato male il piano politico. Ci ha diviso decidendo di incontrare solo alcuni, senza un processo ampio di partecipazione democratica della base, ma anche del gruppo alla Camera. Non sapere cosa stesse accadendo ha alimentato solo confusione”.

“Auspico ancora l’unità, ma abbiamo la responsabilità di porre presto fine a questo scontro con una soluzione definitiva, per concentrarci sui problemi dei cittadini”, continua Spadafora.

Sul tentativo di mediazione in atto in queste ore, l’idea è chiara: “Di Maio e Fico stanno facendo ogni sforzo possibile per ricomporre, per quanto sia difficile”, risponde l’ex ministro dello Sport. Che poi spiega: “Quando sono arrivato nel Movimento, Grillo era ancora più centrale e più provocatorio, ma i miei colleghi si spellavano le mani. Oggi scoprono improvvisamente chi è? Diventa padrone quando chiude a Conte e chiede di rispettare la decisione degli Stati generali, ma non lo è stato quando ha bloccato il voto per affidare a Conte il Movimento? Sono valutazioni strumentali e ingenerose. Se esiste il M5s è grazie a lui ed è avvilente ridurre tutto a ‘Grillo o Conte’. Qualcuno ha intenzione di analizzare gli errori commessi da chi ha guidato il M5s dopo Di Maio?”.

In merito alla possibile nascita di un partito di Conte, con relativa scissione di un pezzo di Movimento, infine, Spadafora afferma: “Già in passato ex presidenti del Consiglio hanno pensato che la popolarità bastasse a fondare un partito. Non è mai andata bene. I partiti nati in Parlamento sono storicamente morti con le elezioni. Se si arriverà ad una divisione sarà una scelta non facile, anche perché chi esce dovrebbe per decenza dimettersi dai propri incarichi”.

Perché “se sono presidenti di commissione, ministri o sottosegretari è perché il M5s li ha espressi. Se non c’è alternativa spero almeno che accada presto e senza accuse reciproche. Lo scopo, per me, sarà ritrovarci uniti in coalizione alle prossime elezioni, magari allargando il campo invece di farci la guerra”.

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