Salvini duro con Grillo: ma quando gli stupratori erano carabinieri dubitava sui social delle vittime
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Salvini duro con Grillo: ma quando gli stupratori erano carabinieri dubitava sui social delle vittime

Il capo della Lega ora tuona contro il comico indifendibile dopo il video. Ma cosa diceva quando ad essere violentate furono due studentesse americane?

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28 Aprile 2021 - 16.58


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Oggi salvini si occupa della vicenda di Grillo e del figlio accusato di stupro insieme ad altri tre ragazzi usando termini molto duri, è evidente che per lui si tratta di un interesse politico visto che ora è il principale avversario dei 5 stelle.
“Il padre Beppe Grillo non lo commento, il politico Beppe Grillo invece sì: vergogna! Ancora più vergognoso il silenzio di donne e uomini 5Stelle. 
Un abbraccio all’unica vera vittima, la ragazza”, lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, dopo che i genitori della giovane hanno parlato di ”fango su nostra figlia”.
Ovviamente Beppe Grillo è stato criticato duramente da quasi tutti perché ha insinuato dei dubbi sulla ragazza soprattutto sul suo “ritardo” nel denunciare lo stupro e che il video incriminato è stato stigmatizzato.
Però è curioso (anzi non è curioso affatto) che Salvini a seconda di chi è la vittima diventa forcaiolo o garantista. 
Il caso dei due carabinieri di Firenze di due anni fa è emblematico.
Il leader della Lega, pur di mostrarsi paladino delle forze dell’ordine, fece un post che lasciò sconcertati perché metteva in dubbio la versione della ragazza poi confermata dall’impianto accusatorio.
Quello che disse Salvini sulle studentesse americane che accusarono i carabinieri di stupro
Disse Salvini: “In Italia ci sono più di 100.000 Carabinieri che fanno bene il loro lavoro.
Hanno tutta la mia stima, guai a chi li tocca.
Se due di questi a Firenze, in divisa e in servizio, hanno fatto sesso con due ragazze, anche se queste erano d’accordo, hanno fatto un errore enorme e dovrebbero immediatamente lasciare il lavoro e la divisa.
Se poi si trattasse di stupro, dovrebbero essere trattati come tutti gli altri infami che mettono le mani addosso a donne o bambini.
Permettetemi però, fino a prova contraria, di avere dei dubbi che si sia trattato di uno “stupro”, e di ritenere tutta la vicenda molto, molto, molto strana.
Sono l’unico a pensarla così?”.

A memoria non si ricordano parlamentari – donne o uomini – che presero le distanze da queste spericolate dichiarazioni con tanto di parola ‘stupro’ tra virgoletti.

Quindi Salvini che pretende?

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