Ora la Boschi dà la linea a Letta: "Non sia subalterno a M5s come Zingaretti"
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Ora la Boschi dà la linea a Letta: "Non sia subalterno a M5s come Zingaretti"

La renzianissima esponente di Italia Viva: "A Bologna, Torino e Napoli vorremmo un candidato sindaco di Italia Viva"

Maria Elena Boschi
Maria Elena Boschi
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25 Marzo 2021 - 16.29


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Con la loro evasione dal Partito Democratico avevano l’obiettivo di diventare una forza protagonista, ma nei sondaggi sono sempre ultimi.

Adesso pretendono pure di dettare la linea a Letta che fu defenestrato da Renzi all’epoca della sua esperienza da premier.

Maria Elena Boschi auspica la candidatura di un esponente di Iv in una grande città alle elezioni comunali, sottolinea il cambiamento di rotta che Enrico Letta ha già impresso al Pd, rispetto al percorso tracciato in precedenza da Nicola Zingaretti.

Secondo la renziana, non sarà inoltre Giuseppe Conte a guidare il centrosinistra alle prossime elezioni.

“Il Pd di Zingaretti – dichiara la capogruppo di Iv alla Camera – definiva Conte leader della coalizione e punto di riferimento della cultura progressista. Io non sono mai riuscita a immaginare come leader della sinistra l’uomo che ha firmato i decreti Salvini e che ha esaltato il sovranismo all’Onu. Mi pare che Letta abbia marcato una differenza da Zingaretti ed è un passo in avanti. Al di là dell’incontro di oggi, il neosegretario dei dem ha dichiarato di non essere subalterno ai 5S. Lo verificheremo strada facendo”.

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“I 5Stelle – osserva Boschi – mi sembrano molto in crisi e lo dimostra anche lo scontro Grillo-Casaleggio. Chi è intellettualmente onesto deve prendere atto che la strategia di Renzi ha funzionato sia contro il populismo di Salvini nel 2019 che contro il populismo grillino nel 2021”. Quali margini ci sono ancora per costruire una coalizione larga di centrosinistra? “Iv – risponde Boschi – ha appena lanciato una grande iniziativa, la Primavera delle idee, e fino a giugno lavoreremo per mettere insieme proposte, progetti e sogni. Un contributo per costruire un’alleanza riformista contro estremismi, sovranismi, populismi. Vedremo se il Pd di Letta sarà fedele all’impostazione riformista che il segretario ha teorizzato”.

“Noi – aggiunge – facciamo parte di un’alleanza nella quale ci piacerebbe essere coinvolti di più. A Torino o Bologna o Napoli vedrei bene un candidato o una candidata di Italia Viva. Se poi qualcuno vuole farci fuori dalla coalizione dovrebbe dircelo, non alimentare voci su una nostra inesistente fuga verso la destra”.

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Nel Pd imperversa la battaglia sulla questione di genere. “Credo che la battaglia sia giusta – dice ancora la capogruppo di Iv – ma mi dispiace per Marcucci e Delrio, con i quali ho lavorato molto bene. Il governo Renzi è stato l’unico con parità di genere e siamo il solo partito ad applicarla in pieno. Il Pd ultimamente ha valorizzato quasi sempre solo uomini, come coi tre ministri del nuovo governo. Quindi Letta fa bene a porre il tema. Il sospetto della strumentalità viene a chi fa parte del Pd, non ci riguarda. Chissà se saranno candidate tante donne fin dalle prossime elezioni suppletive e amministrative”.

 

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