Nasce il Partito Gay, Marrazzo: "Una realtà solidale, ambientalista e liberale"
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Nasce il Partito Gay, Marrazzo: "Una realtà solidale, ambientalista e liberale"

Fondato da Fabrizio Marrazzo, già portavoce del Gay Center e fondatore di Gay Help Line: "Vogliamo creare un soggetto politico che rappresenti le nostre aspirazioni, le nostre idee e i nostri valori"

Partito Gay
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19 Novembre 2020 - 17.22


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Nasce il ‘Partito Gay’. E non si tratta di uno spauracchio degli omofobi italiani, ma di un vero e proprio nuovo soggetto politico, fondato da Fabrizio Marrazzo, già fondatore di Gay Help Line e del Gay Center: “Proprio in questo periodo di emergenza e pandemia riteniamo che noi Lgbt+ (lesbiche gay bisex e trans) non possiamo più delegare le nostre istanze a terzi e allo stesso tempo possiamo essere una forza propositiva per il Paese” ha detto Marrazzo, che definisce il partito “solidale, ambientalista, liberale, con l’ambizione di partecipare sin dalle prossime amministrative di primavera in varie realtà del Paese per poi essere presenti in Parlamento”. 
Svelato anche il simbolo con il nome del partito e un richiamo ai colori arcobaleno. Studi fatti da EuroMediaResearch indicano la comunità Lgbt pari al 12,8% della popolazione italiana e “i sondaggi ci dicono che un partito come il nostro – evidenzia il portavoce – può ambire a percentuali che vanno dal 6% sino al 15%”.
Marrazzo elenca poi i capisaldi: “vogliamo una società: Solidale, non intesa come assistenzialismo, ma come sostegno per ripartire, senza però lasciare nessuno solo; Ambientalista, per un ambiente come risorsa perché ambiente, impresa e lavoro devono progredire insieme e non contrapposti; Liberale, perché in qualsiasi famiglia nasciamo, chiunque deve ambire a poter raggiungere i propri traguardi, grazie ad uno stato che dovrebbe dare opportunità e non burocrazia e tasse che finiscono in sprechi, mala gestione e corruzione”.
Marrazzo ricorda che “l’Onu ha affermato che la nostra comunità sarà tra quelle più colpite dalla crisi economica causata dal Covid, perché di fatto non abbiamo tutele idonee” e lamenta che le istanze della comunità Lgbt+ “sono da tempo inascoltate, come avvenuto anche di recente”.
“Nell’ultima manovra finanziaria – spiega – sono stati definiti incentivi per l’assunzione di giovani e donne, ma nonostante le nostre richieste sono rimaste escluse le persone trans, che sono coloro che da sempre subiscono maggiori discriminazioni sul lavoro. Nel famoso dpcm sui ‘congiunti’ – prosegue Marrazzo – la nostra comunità restava esclusa, perché molti di noi spesso non hanno rapporti con parenti che li hanno rifiutati, e solo dopo le nostre proteste sono stati inseriti gli ‘affetti stabili’. La circolare ‘Padre e Madre’ di Salvini, che crea problemi ai figli delle famiglie Arcobaleno non è stata ancora abolita. La legge contro l’omostranfobia determina un trattamento differenziato per le persone Lgbt+ che se approvata definitivamente ci darà meno tutele rispetto a quelle che 30 anni fa sono state date per le comunità religiose e vittime di razzismo. Questi sono solo quattro esempi che vi ho riportato, ma ne potremmo fare a migliaia sui trattamenti differenziati che dobbiamo subire sulla nostra pelle, oltre alle discriminazioni. Per questo – conclude – con vari attivisti Lgbt+ vogliamo creare un nuovo soggetto politico, che rappresenti le nostre aspirazioni, le nostre idee e i nostri valori, per realizzare, un Paese moderno, inclusivo, solidale, ambientalista e liberale, insieme a chi Lgbt+ non è”.

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