Per loro contrastare l’omofobia significa coartare la libertà d’espressione. E così ovunque si mettono di traverso,
“In commissione giustizia della Camera la legge contro l’omotransfobia e la misoginia sta andando avanti abbastanza speditamente, anche se vediamo che le opposizioni, in particolare Lega e Fratelli d’Italia, stanno presentando molte richieste di audizione, cercando di rallentare i lavori”.
Lo ha detto Alessandro Zan, relatore del ddl che mercoledì della prossima settimana depositerà’ il testo base.
Il deputato del Pd sottolinea: “Io spero e auspico che ci sia un clima positivo e costruttivo tra maggioranza e opposizione, perché questa non e’ una legge della maggioranza, ma serve al paese. Siamo di fronte a un’emergenza: persone solo per il fatto di essere omosessuali o transessuali vengono picchiate, bullizzate e fatte oggetto di violenza e questo non e’ accettabile in un paese civile”. Zan osserva che “l’Italia è uno degli ultimi paesi in Europa, siamo fanalino di coda sui temi dell’accettazione e poi c’è la questione della misoginia, perché anche le donne sono oggetto di violenze e di un clima d’odio in rete”. Insomma, conclude il parlamentare dem, “serve una legge, non è più rinviabile”.